È ridicola la pretesa di Fabio Caressa, ch’era un ottimo telecronista (erede all’altezza dei leggendari Nicolò Carosio e Nando Martellini), di proporre algoritmi per valutare il rendimento e le potenzialità delle squadre di calcio. E non sapevo se ci fosse attendibilità scientifica! Ora, consiglio a Caressa di leggere un gran bel pezzo di «L’Espresso» del 2 ottobre scorso. Il titolo già dice tutto: «Com’è ingiusto l’algoritmo». E poi: «I modelli matematici che decidono sulla nostra vita non sono neutri e oggettivi come si crede. Anzi: sono arbitrari, ideologici, irresponsabili e privi di ogni trasparenza. Durissima accusa della comunità accademica a un dogma contemporaneo». Aggiungo: applicato nel calcio, l’algoritmo è incomprensibile. Fabio, ravvediti: se non altro, per evitare le risatine e i sorrisi irridenti dei tuoi ospiti in studio (Bergomi, Mauro, Vialli…).
di Cesare Lanza, Italia Oggi