Il neo ad del Mps avra’ una retribuzione annua lorda di 1,4 milioni. “Come da espressa richiesta della Consob – spiega un comunicato dell’istituto bancario – si precisa che le condizioni economiche dell’assunzione come dirigente sono state determinate in analogia a quelle applicate al precedente direttore generale e amministratore delegato e sono quindi articolate come segue: retribuzione annua lorda fissata in 1,4 milioni omnicomprensiva”. A questa si aggiunge la retribuzione variabile determinata annualmente a fronte del raggiungimento di obiettivi determinati in coerenza con il Piano Industriale di tempo in tempo approvato dal cda, stabiliti nel rispetto delle “Disposizioni di vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione delle banche” e delle Politiche di remunerazione del gruppo approvate dall’Assemblea dei Soci di tempo in tempo vigenti.
Previsti inoltre benefit e coperture assicurative in linea con le politiche della Banca. Il trattamento di ingresso e’ pari a 300.000 euro a titolo di indennita’ risarcitoria a copertura delle conseguenze pregiudizievoli derivanti dall’anticipata cessazione del precedente rapporto di lavoro fermo l’obbligo di restituzione in caso di dimissioni ovvero licenziamento per giusta causa prima che sia decorso il primo anno dall’assunzione. In caso di recesso senza giusta causa da parte della Banca entro tre anni dalla data di assunzione, sara’ riconosciuto a Morelli sino a 24 mensilita’ di retribuzione globale di fatto, da erogarsi subordinatamente alla rinuncia ad ogni e qualsivoglia domanda o pretesa nei confronti della Banca e del gruppo.
A fronte dell’esercizio della carica di amministratore delegato sara’ riconosciuto al nuovo ad l’emolumento complessivo di 465.000 euro (di cui 65.000 per la carica di consigliere e 400.000 per quella di amministratore delegato), nel medesimo ammontare gia’ riconosciuto all’ex ad Viola sulla base degli approfondimenti condotti sui benchmark di mercato nel 2015. Tale emolumento in quanto corrispettivo della carica di ad, non sara’ computato ai fini del calcolo della retribuzione variabile del direttore generale.
Mps: Morelli ad e direttore generale dal 20 settembre
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato all’unanimita’ la cooptazione di Marco Morelli che, a partire dal prossimo 20 settembre, assumera’ la carica di amministratore delegato e direttore generale.
“Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine – si legge nella nota dell’istituto bancario – e’ giunto all’unanimita’ alla conclusione che Marco Morelli, in virtu’ della sua rilevante esperienza internazionale unita alla profonda conoscenza del settore bancario italiano, sia il profilo piu’ idoneo a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato e Direttore Generale”. Il Collegio Sindacale ha approvato la cooptazione ai sensi dell’articolo 2386 cc. Fabrizio Viola – prosegue la nota – ha assicurato la sua disponibilita’ a fornire fino al 15 ottobre 2016 il proprio contributo in un’ottica di adeguata “business continuity” e passaggio di consegne. Dall’ottobre 2012, Marco Morelli ricopriva la carica di vice chairman di Bank of America Merrill Lynch per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa Gcib e Ceo di Bank of America Merrill Lynch Italia. Precedentemente, dal marzo del 2010, Morelli e’ stato direttore generale vicario e deputy ceo del Gruppo Intesa Sanpaolo. Da giugno 2006 a febbraio 2010 aveva rivestito i ruoli di Vice Direttore Generale di Banca Mps, prima come responsabile Divisione Corporate Banking e Capital Markets, e successivamente Cfo. Nell’ambito di tale esperienza e’ stato anche amministratore delegato di Mps Capital Services Banca per le imprese. Nel 2006, designato dalle banche azioniste, ha ricoperto anche l’incarico di Presidente di Hopa. Prima di entrare nel gruppo Mps, Marco Morelli era stato amministratore delegato e direttore generale di JP Morgan Italia e membro del Comitato esecutivo di JP Morgan Europa. In precedenza aveva lavorato per Ubs, Samuel Montagu e Kpmg in diverse localita’ europee. Come previsto dalla regolamentazione vigente, la nomina del nuovo Amministratore Delegato sara’ soggetta alla valutazione da parte della Banca Centrale Europea.