Il mensile di cinema Ciak torna a fare festa a Venezia durante la 73esima Mostra. Era assente da qualche anno, e il cambio di passo dalla passata gestione (Mondadori) alla nuova (Visibilia editore) è evidente anche se il direttore, Piera Detassis, è rimasto al suo posto.
Ricordiamo feste di Ciak scanzonate, organizzate al Lido negli spazi dell’Excelsior, in location un po’ striminzite, effetto sardina, look informale, e discreta presenza di attori vip e celebrità.
Ma, si sa, gli alberghi al Lido di Venezia vivono una fase difficile.
L’Hotel des Bains è chiuso da anni, l’Excelsior è stato ristrutturato, non ha ancora recuperato il passo del grande albergo moderno, e, durante la Mostra del cinema, forse, si approfitta un po’ del monopolio.
E la signora Daniela Santanchè, editore di Ciak, avrà certamente tanti difetti, ma quando si tratta di business non ama farsi mettere i piedi in testa. Annotate, quindi, le cifre sparate dall’Excelsior per il preventivo della festa di Ciak (che da sempre si teneva lì), ha salutato il Lido e si è data da fare, insieme col sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, per trovare nuovi spazi a tariffe adeguate. Missione compiuta: Scuola Grande della Misericordia, a Venezia, lontani dal Lido, nello storico quartiere di Canaregio. Boom di pubblico, palazzo dalla metratura notevole, su due piani, con soffitti alti almeno 20 metri. Invitati in eleganti abiti da sera (quasi tutti, non proprio tutti. Da segnalare un curioso ospite che indossava dei piccoli cornini sulla testa pelata, e poi una giacca stampata che sul retro si presentava come il retro di un uomo nudo), moltissima gente, vippume trasversale, da Beppe Convertini a Natalie Portman, per dire, passando per Alessandro Borghi, Valentina Lodovini, e poi la madrina Sonia Bergamasco e il direttore Alberto Barbera a dare l’imprimatur della Mostra del cinema.
Ad aprire le danze, al piano terra, il direttore di Ciak, Detassis, che lancia poi il tributo allo sponsor della serata (uno spot-cortometraggio per il Cuoio di Toscana, interpretato da Caterina Murino, presente in sala, e che in quei pochi minuti ci conferma come mai la sua carriera cinematografica si sia fermata sostanzialmente alla comparsata in 007 Casino Royale del 2006). Quindi tutti al secondo piano per il dj set: un paio di rampe ripide che stremano il buon Stefano Disegni, vignettista di Ciak, coi suoi problemi al ginocchio. Non il filosofo Stefano Bonaga che, nonostante le 72 primavere, ha sempre voglia di festa e di quell’altra cosa che non ricordo più.
di Claudio Plazzotta, ItaliaOggi