di Marco A. Capisani
Daniela Santanchè ha attivato ufficialmente la procedura per lo stato di crisi a Novella 2000 e Visto. La richiesta è per una cassa integrazione, come anticipato da ItaliaOggi del 5/7/2016, indicata oggi al 60% per i giornalisti e a zero ore (quindi al 100%) per i grafici (in tutto l’organico è composto da una quindicina di redattori).
Azzerando in particolare il comparto grafico l’intenzione è affidare il lavoro a una società esterna. Adesso scattano 25 giorni di tempo per trovare un accordo con la redazione dei due settimanali, altrimenti cassa integrazione sarà. In passato però Santanchè ha paventato anche la chiusura dei giornali.
L’editrice Visibilia Magazine, che fa capo a Santanchè così come le riviste VilleGiardini, Ciak e Pc Professionale hanno tra i loro soci l’imprenditrice e politica, è arrivata a scegliere la cig dopo aver stimato una perdita per Novella 2000 e Visto, a fine anno, di 1-1,2 milioni di euro. Tra le voci di costo più pesanti, sempre secondo dati aziendali, c’è la spesa per il personale giornalistico che ammonta a 1,5 milioni di euro. Dal punto di vista dei ricavi, invece, le diffusioni dei due settimanali sono di circa 30 mila copie a testata mentre la raccolta pubblicitaria complessiva vale circa 600 mila euro.
Santanchè aveva comprato le due testate dirette da Roberto Alessi dal gruppo Prs guidato da Alfredo Bernardini De Pace, a fine 2015 per 10 mila euro a cui si è aggiunto il trasferimento dei tfr ma con l’accollo dei debiti. L’esponente di Forza Italia aveva cercato di accaparrarsi i due magazine quando erano stati messi in vendita da Rcs-Corriere della Sera, insieme con Astra, Ok La salute e il polo dell’enigmistica. A spuntare la vendita, però, era stato proprio Bernardini De Pace.
ItaliaOggi