di Gian Marco Giura
La vita intelligente, smart grazie all’elettronica, è già qui ma non ci eravamo mai accorti fino a che punto fosse così. E’ questa la sensazione che si prova visitando le sale di Palazzo dei Giureconsulti a Milano, dove fino a domenica 3 luglio si può visitare «Class Digital Experience Week – Digiland. Casa, lavoro e gioco nell’estremo presente», l’esposizione curata dall’architetto Italo Rota insieme a Francesca Grassi, abbraccia alcuni degli ambiti più interessanti del mondo digitale, in un percorso che ne racconta lo sviluppo e le potenzialità. La mostra è parte di Class Digital Experience Week, la prima settimana dedicata interamente allo sviluppo della conoscenza e dell’innovazione digitale, con mostre, eventi, conferenze e laboratori, gratuiti, a disposizione di tutti i cittadini. Dal pallone da calcio dell’Adidas i cui sensori consentono di conoscere velocità, tocco, forza e precisione del tiro di chi lo usa per allenarsi, al Tavolo io.T di Tecno, che grazie all’elettronica consente ai facility manager di adattare l’ambiente di lavoro alle specifiche esigenze di chi vi si trova in un certo momento; dai sistemi di gestione dell’illuminazione urbana che consentono di adattarla al passaggio dei veicoli, fino ai sensori che permettono di sapere quando i cassonetti dell’immondizia sono pieni, consentendo uno smaltimento efficiente dei rifiuti.
Questi sono alcuni dei sistemi all’avanguardia protagonisti di «Life. Augmented-StMicroelectronics e gli oggetti intelligenti di oggi e di domani», sezione della mostra dedicata alle applicazioni realizzate utilizzando i chip prodotti da STMicrolectronics che animano una moltitudine di sistemi elettronici. Ducati 90 anniversario, Valentino Rossi The game, dedicato ai venti anni di carriera del campione, Sèbastien Loeb Rally EVO e MXGP 2, sono fra i titoli a disposizione dei visitatori, grazie ai sei totem interattivi utilizzabili gratuitamente, che sono parte di «ART-CADE», la sezione dedicata ai videogames. I giochi elettronici «non regalano solamente momenti di svago ma sono una cosa molto seria, almeno a Milano», spiega Matteo Bittanti, co-curatore di «ART-CADE» insieme a Italo Rota. «Il game design italiano è finalmente decollato e ora sono le nostre realtà che competono ad armi pari con gli americani, a tal punto che la fuga di cervelli si è arginata e ora molti dei professionisti di maggior rilievo sono tornati alla base, portando in dote competenze di prim’ordine». Il digitale crea quindi lavoro e consente di mantenere in Italia, e in particolare a Milano, i migliori cervelli, in controtendenza rispetto a quanto accade in altri settori dell’economia. La pensa così anche Italo Rota, riferendosi alle possibilità di creare nuove tipologie di professioni che sono evidenti nella sezione D.N.O. Digital Native Object, dove, fra le altre tecnologie, la fanno da padrone le stampanti 3D, che consentono di realizzare le proprie idee in autonomia dal sistema, si parli di vestiti, oggetti di desgin, finanche scarpe, cibo e vestiti.
ItaliaOggi