di Irene Greguoli Venini
Candy punta sul mondo del lavaggio, dell’incasso e dei piccoli elettrodomestici, mettendo al centro la connettività che per il 2018 caratterizzerà tutti i prodotti. La strategia del gruppo si focalizza, infatti, sullo sviluppo di apparecchi intelligenti, gestibili da pc e app, in grado per esempio di far preriscaldare il forno mentre si sta tornando a casa dall’ufficio, di avviare la lavatrice a distanza facendosi consigliare il programma più adatto, di ricevere la notifica dalla cappa aspirante in caso di fumo e così via. La previsione per il 2016, che nel primo semestre ha segnato un +18%, è di crescere del 13% superando un miliardo di fatturato, dopo un 2015 chiuso a 952,3 milioni di euro (+12,4%), con un ebit superiore al 4%, assestandosi a 39 milioni di euro, e un rialzo della quota di mercato. Quest’anno, inoltre, l’azienda in Italia investe in comunicazione circa 5 milioni di euro, suddivisi equamente tra i brand Candy e Hoover, in campagne tv e web. «Siamo un gruppo molto internazionalizzato che trova nella diversificazione dei mercati forza e stabilità: l’Inghilterra è il mercato più importante, seguito dalla Francia e dall’Italia, con risultati importanti anche in Cina, Spagna e Argentina», dice Beppe Fumagalli, amministratore delegato di Candy Group. «Ci siamo concentrati su segmenti strategici in cui competere attraverso le nostre marche e tecnologie, puntando su tre settori: il lavaggio, l’incasso e il piccolo elettrodomestico grazie all’acquisizione di Hoover. I nostri obiettivi per il 2017 sono avere nel settore del lavaggio una quota del 10% sul mercato globale, del 10% aggregato con l’incasso nel Regno Unito, in Italia e Francia, e una quota uguale in Europa con i piccoli elettrodomestici per la pulizia dei pavimenti».
L’azienda, che ha già lanciato prodotti connessi con device mobili, con le proposte wi-fi delle linee Candy Simply-Fi e Hoover Wizard, intende continuare a investire su questo filone. «Quello degli apparecchi intelligenti è un segmento che, seppur ancora piccolo, crescerà in modo significativo», continua l’a.d. «Riteniamo che la connettività sia una rivoluzione che toccherà gli elettrodomestici: la penetrazione delle tecnologie intelligenti, aumenterà molto nei prossimi cinque anni coinvolgendo frigoriferi, i dispositivi indossabili e i robot aspirapolvere automatici».
Il progetto che Candy sta attuando è «mettere la tecnologia di connessione in tutti i prodotti», osserva Aldo Fumagalli, presidente del gruppo, «applicando ai nostri elettrodomestici anche soluzioni diverse dal wi-fi come la tecnologia Nfc, proponendo gamme per attaccare il centro del mercato con prezzi non alti». La gamma dotata di Nfc (connessione di prossimità) si chiama Smart Touch e consente di interagire con l’apparecchio, per esempio la lavatrice, avvicinando lo smartphone con la possibilità di fare una serie di cose come trovare il lavaggio più adatto, pianificarlo e così via. A sostegno di ciò l’azienda ha deciso di tornare in comunicazione con due spot (agenzia Cayenne) che parlano del forno e della lavatrice Simply-Fi. Alla parte televisiva si affiancano attività digitali e anche per Hoover sono previste pubblicità su questi mezzi. La campagna Simply-Fi, in onda da giugno fino alla fine dell’anno, «si inserisce all’interno di un ampio e strutturato piano per posizionare Candy come un brand giovane, che offre soluzioni smart, semplici da utilizzare», spiega Gianpiero Morbello, head of brand identity and strategy. «Per Hoover invece vogliamo sottolineare che il marchio si estende anche ai grandi elettrodomestici».
ItaliaOggi