La prova dell’ultima versione del portatile della Mela: comodo e bello a vedersi, veloce e leggero, piccolo ma interessante, soprattutto per chi non ha scelto di passare all’iPad ma ha bisogno di estrema leggerezza e semplicità d’uso, assieme a potenza e velocità. Anche se il prezzo resta alto
MANCANO pochi giorni al WWDC di Apple, che si svolgerà dal 13 al 17 giugno a San Francisco e, come ogni volta, si susseguono i rumors. Molti osservatori credono che non sarà presentata nessuna nuova macchina, alcuni pensano a innovazioni per Siri o nei software per la casa, ma nessuno ha grandi certezze per il momento. Allora, nell’attesa, concentriamoci sull’ultimo nato in casa Apple, il MacBook da 12 pollici, il computer più sottile realizzato dall’azienda di Cupertino, uscito nella sua prima versione poco più di un anno fa e ora aggiornato, nella sostanza e nella forma (anche nei colori, con il nuovo rosa).
Il portatile ultrasottile era stato accolto al suo arrivo con pareri discordi, molti hanno amato il design innovativo, molti hanno criticato la scarsa innovazione e la poca versatilità. Molte cose nel nuovo modello sono rimaste le stesse, come il display retina da 12 pollici e lo spessore minimo, molte altre però sono cambiate, come le prestazioni, cresciute in maniera evidente (Apple dice fino al 25% in più), la velocità di accesso alla memoria e, soprattutto, l’autonomia, arrivata a raggiungere le dieci ore.
Il risultato, tanto per dare subito un parere, è più che buono, la macchina è comoda e veloce, piccola e maneggevole tanto da competere con l’iPad Pro. Il MacBook ha uno spessore di 13,1 mm, un peso di 900 grammi, processori Intel Core M di sesta generazione che consumano solo 5 watt, con velocità fino a 1,3GHz e memoria a 1866MHz. Il computer non ha la ventola perché il processore e l’OSX lavorano generando pochissimo calore e pochissimo rumore, due fattori decisamente positivi per chi usa molto la macchina e soprattutto per chi lo fa in mobilità.
La tastiera, seppur piccola, è comoda, Apple ha fatto notevoli sforzi per compattare tutto in uno spazio ragionevole, ridisegnando tutti i tasti e i controlli. E al Trackpad si è aggiunto il Force Touch, con i sensori che rilevano l’intensità del tocco. Partendo dall’esperienza accumulata negli anni MacBook è “naturalmente” wireless, è una macchina pensata per essere completamente mobile e indipendente, con un’unica porta USB-C. che collega alimentatore, monitor esterni (HDMI, DisplayPort e VGA), hard disk e altri dispositivi USB, e anche iPhone o iPad. Ovviamente, in alcuni casi, questa limitazione costringe all’uso di adattatori, il che non è particolarmente comodo. La batteria è completamente nuova, realizzata con un profilo a gradini che consente l’inserimento in una macchina così sottile, guadagnando non solo in termini di spazio ma anche in durata. Abbiamo usato il MacBook in modo continuativo per una giornata e la durata dichiarata di dieci ore è stata confermata.
Insomma un portatile comodo e bello a vedersi, veloce e leggero, un Mac piccolo ma interessante, soprattutto per chi non ha scelto di passare all’iPad ma ha bisogno di estrema leggerezza e semplicità d’uso, assieme a potenza e velocità. Il prezzo resta alto, si parte da 1499 euro per la versione più economica con processore Intel Core m3 e 256 GB di memoria a stato solido e da 1829 euro per la versione con Intel Core m5 e 512 GB.
Ernesto Assante, La Repubblica