Potrebbero essere nulle migliaia di multe prese col Tutor. A sollevare la questione è stato un avvocato che nel difendere il proprio cliente da un multa per il tutor, si è accorto che la società utilizzatrice, “Autostrade Tech”, non è in verità la vera titolare dell’autorizzazione ministeriale
Potrebbero essere nulle migliaia di multe prese col Tutor. A sollevare la questione è stato un avvocato che nel difendere il proprio cliente da un multa per il tutor, si è accorto che la società utilizzatrice, “Autostrade Tech”, non è in verità la vera titolare dell’autorizzazione ministeriale, autorizzazione che, invece, era stata a suo tempo rilasciata alla società controllante “Autostrade per l’Italia”. E qui, come riporta la leggepertutti.it, c’è il colpo di scena. Secondo un giudice di pace, rende tutte nulle le contravvenzioni elevate dal Tutor. Il magistrato onorario campano si è accorto che l’omologazione di numerosi tutor di tipo Vergilius è stata chiesta e rilasciata dal ministero dei Trasporti solo alla società Autostrade per l’Italia S.p.a. e non alla sua controllata che ora invece l’utilizza. La decisione ora fa discutere: potrebbe rendere carta straccia tutte le multe non ancora notificate e, permettere agli automobilisti di impugnare le contravvenzioni non ancora pagate. La battaglia legale sarà lunga, intanto il Viminale ha già fatto sapere che presenterà ricorso attraverso la Prefettura e l’avvocatura generale dello Stato.
Multe dei tutor: manca l’autorizzazione all’utilizzo
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, anche quando dall’altro lato c’è la pubblica amministrazione. Forte di questa massima di vita, un avvocato, nel difendere il proprio cliente da un multa per il tutor, si è accorto che la società utilizzatrice, “Autostrade Tech”, non è in verità la vera titolare dell’autorizzazione ministeriale, autorizzazione che, invece, era stata a suo tempo rilasciata alla società controllante “Autostrade per l’Italia”. Il che, secondo un giudice di pace, rende tutte nulle le contravvenzioni elevate a mezzo dell’odiato strumento di controllo elettronico della velocità. In particolare, il magistrato onorario campano si è accorto che l’omologazione di numerosi tutor di tipo Vergilius (l’ultimo e più evoluto sistema) è stata chiesta e rilasciata dal ministero dei Trasporti solo alla società Autostrade per l’Italia S.p.a. e non alla sua controllata che ora invece l’utilizza. Ma procediamo con ordine. Il Sistema Informativo per il controllo delle velocità (SICVE), più comunemente noto come tutor, è il primo sistema che permette di rilevare la velocità media dei veicoli su una tratta autostradale di lunghezza variabile, con l’obiettivo principale di accertare le violazioni del Codice della Strada. Il SICVE, introdotto gradualmente sulla rete autostradale dal 2005, ha dimostrato numericamente di essere uno strumento positivo, capace di modificare il comportamento alla guida e di garantire una maggiore sicurezza. Già dopo il primo anno di funzionamento si è registrata una significativa diminuzione del numero di incidenti e di morti sulle strade.
Il Giornale