A seguito dell’esposto presentato da Aduc, l’Authority di vigilanza sulle assicurazioni, Ivass, ha intimato (1) ad Ami Assistance Assicurazione (gruppo Filo Diretto S.p.A.) di riscrivere le condizioni contrattuali e ad attivarsi affinché sul sito Web di Moby S.p.A. vengano rimosse la confusione e la sovrapposizione tra il contratto di trasporto e quello di assicurazione. Lo scorso 22 gennaio, abbiamo presentato infatti un esposto (2) all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e all’Ivass perché la polizza viaggio compresa nel “pacchetto” di Moby e proposta tramite il sito della stessa compagnia marittima (3) ingenera confusione sulla reale portata dell’assicurazione, inducendo il consumatore a non esercitare pienamente i propri diritti. Dalla commercializzazione del prodotto non risultano particolari limitazioni all’operatività della polizza, ma le condizioni integrali di contratto – contenute in una pagina diversa, accessibile attraverso un link, senza neppure essere richiamate con un asterisco – rivelano un’assicurazione praticamente inesistente. Infatti, rimborsa solo le spese mediche sostenute durante il viaggio, pur essendo ovvio che chi si rompe una gamba o ha un trauma cranico a bordo sosterrà gran parte delle sue spese dopo il viaggio. Questa polizza, soprattutto, ha l’effetto di sviare il consumatore dalle garanzie attribuite dal codice civile e dalle norme ordinarie sulla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, inducendolo a rivolgersi all’assicurazione piuttosto che a Moby. E’ infatti quest’ultima che deve risarcire integralmente il danno, indipendentemente dall’esistenza di una assicurazione o meno. L’assicurazione e Moby hanno 30 giorni per adempiere.
(1) http://www.aduc.it/generale/files/file/allegati/2016/Risposta-Ivass.pdf
(2) http://www.aduc.it/comunicato/moby+ami+assistance+esposto+all+antitrust+pratiche_23994.php
(3) http://www.moby.it/informazioni/assicurazione.html
Maria Elena Pini, consulente legale Aduc