Il gruppo Discovery continua a marciare come un treno nella raccolta pubblicitaria. Con i suoi canali, clinic in chiaro e pay, da Nove e Real Time a Dmax, da Giallo a Focus, da K2 a Frisbee, fino a Discovery channel ed Eurosport, ha incassato 17 milioni di euro nel gennaio 2016, con una crescita, a perimetro costante, di quasi il 20% rispetto al gennaio 2015. Molto bene pure Sky: in gennaio sale a 32,4 milioni di euro di raccolta pubblicitaria, +12,5% sullo stesso mese dell’anno precedente, e sempre a perimetro costante. Questo, in sostanza, significa che le comparazioni sono fatte tenendo conto del dato della vecchia Deejay tv, per Discovery, e della vecchia Mtv per Sky. Il mercato complessivo dell’advertising in tv, in base alle stime di Nielsen, viaggia invece al +4,7% in gennaio, e i due big, Mediaset e Rai, tengono un ritmo inferiore: il Biscione vale quasi 169 milioni di euro di pubblicità nel primo mese dell’anno, con un +2,8% e una quota dell’intera torta tv vicina al 60%; i canali del servizio pubblico, invece, sono a 54,5 milioni di raccolta,+3,5%, e con una quota attorno al 19% del mercato. Fetta destinata a calare, poiché dal 1° maggio Rai YoYo rinuncerà alla pubblicità, lasciando sul mercato i suoi circa 10 milioni annui. Infine, il dato di La7, che per la prima volta consolida pure quello di La7d: in gennaio le tv di Urbano Cairo raccolgono 11,9 milioni di euro (4,1% di quota di mercato), con un +0,4% a perimetro costante sul gennaio 2015. Le cose devono essere andate più che bene in febbraio e marzo se, come ufficializzato da Cairo communication, il primo bimestre del 2016 è poi a +3% e il primo trimestre addirittura a +4% rispetto agli stessi periodi 2015.
Claudio Plazzotta, Italia Oggi