Il mitico incontro del ‘58 arbitrato da Lo Bello, troche l’ex azzurro che regala lo scudetto ai bianconeri nel ‘75, il Pibe de Oro che espugna Torino nell’86, fino ai duelli dei giorni nostri
1. Sfida senza fine La Juventus nasce nel 1897 , il Napoli nel 1926. E la prima partita tra Napoli e Juve è del 21 novembre 1926. Le sfide tra bianconeri ed azzurri, pur andando avanti da quasi 90 anni non sono tra le più vecchie del calcio italiane. Ma sicuramente tra le più sentite. Battere la Juve per il Napoli è stato sempre l’equivalente di quello che per le milanesi e le romane è vincere un derby. Amplificato dalla superiorità storica sul campo della Vecchia Signora. Se conteggiamo le sole partite di campionato (A e B) il bilancio totale dice 68 vittorie per la Juve contro 48 pareggi e e 31 vittorie del Napoli. Se poi ci limitiamo alle gare disputate a Torino abbiamo 46 vittorie della Juve, sale 20 pareggi e solo 7 successi del Napoli.
2. Napoli-Juventus 4-3: 20 aprile 1958 Tutto comincia con un 4-3. Che per i napoletani è stato il primo 4-3 (poi verrà per tutti gli italiani quello dell’Azteca nel 1970). La Juventus si avvia a vincere il suo decimo scudetto quello della prima stella ed era una squadra di assoluto rilievo ( su tutti Boniperti, Charles e Sivori). Si gioca allo stadio del Vomero , e, come spesso accadeva all’epoca in occasione di incontri di cartello, gli spettatori sono ben oltre la capienza. Tanto che a un certo punto, poco prima dell’incontro, una folla inonda la pista d’atletica e finisce per fermarsi solo a bordo campo, dove restano sedute circa 2000 persone. Arbitrava però il «leggendario» Concetto Lo Bello che decise di far giocare lo stesso la gara. Gara incertissima con il Napoli segnerà il gol del definitivo 4-3 solo a pochi minuti dalla fine. Dopo il fischio finale pacifica invasione di campo e show del comandante Lauro (allora presidente onorario del Napoli) portato in processione.
3. Juventus-Napoli 2-1: 6 aprile 1975 Prima di trovare una gara altrettanto memorabile dovranno passare quasi 17 anni. Questa volta la partita si svolge a Torino e vale il titolo di campione d’Italia. Il Napoli di quell’anno ha fatto vedere un gioco spumeggiante grazie all’impostazione tattica voluta dal suo allenatore Luis Vinicio (che nel Napoli era stato anche centravanti amatissimo ed in campo nella sfida del ‘58) e per la prima volta sembra avere le carte in regola per vincere lo scudetto. Mancano 5 giornate alla fine la Juve comanda con soli 2 punti di vantaggio sul Napoli. Una vittoria dei partenopei porterebbe allo spareggio. Sarà una gara condizionata dagli ex. Nella Juventus ne giocano due: il portiere Dino Zoff e (in panchina) il vecchio bomber Altafini ormai da tempo relegato al ruolo di riserva di lusso. Saranno decisivi. Al gol di Causio risponde Juliano, poi un assalto veemente degli azzurri. E qui la legge dell’ex trova una delle sue tante conferme. Prima a pochi minuti dalla fine una straordinaria parata di Zoff su tiro di Juliano, poi all’88’ il gol di Altafini, entrato qualche minuto prima, che, da quel giorno si beccò a Napoli il soprannome di «Core ‘ngrato». La Juventus vincerà lo scudetto sul Napoli con soli 2 punti di vantaggio. Quelli conquistati nello scontro del Comunale.
4. Napoli-Juventus 0-1: 17 maggio 1981 Altro scontro meno noto ma valido anch’esso per il titolo è quello del 17 maggio 1981. Si gioca a Napoli questa volta e in classifica il campionato vede una lotta a tre tra Napoli, Juventus e Roma per aggiudicarsi il titolo, che andrà, ancora una volta, alla Vecchia Signora. La partita prima si era giocato Juventus-Roma, quella celebre del gol non dato a Turone. La classifica diceva Juventus 40, Roma 39, Napoli 38. Con una vittoria gli azzurri avrebbero agguantato la Juve che avrebbe poi potuto anche essere sorpassata dalla Roma. Purtroppo un’autorete di Guidetti spense definitivamente i sogni di gloria azzurri a cui non servì a nulla l’incitamento degli 80mila del San Paolo.
5. Juventus-Napoli 1-3: 9 novembre 1986 Il primo scudetto arriverà per il Napoli solo alla fine del campionato 1986-87 e, per ammissione degli stessi protagonisti, il Napoli trovò consapevolezza della propria forza proprio a seguito della vittoria sulla Juventus al San Paolo. Era la Juventus di Platini, ma soprattutto il Napoli di Maradona. Quel giorno però ad andare a segno dopo il momentaneo vantaggio di Laudrup furono Ferrario, Giordano e il gregario Volpecina. La vittoria fu talmente sentita dai napoletani che il Mattino di Napoli titolerà il giorno dopo a tutta pagina «Da tutt’Italia grazie, Napoli».
6. Napoli-Juventus 1-1: 4 novembre 2006 Napoli e Juve sono, tra le grandi, le uniche che si sono ritrovate, in tempi recenti, insieme in serie B. Così la partita del San Paolo del 4 novembre del 2006 è, a suo modo, tra quelle indimenticabili. La Juve passa in vantaggio con un calcio di punizione di Del Piero, il Napoli pareggia con Bogliacino, ma la vera festa è sugli spalti. A e B non contano: al San Paolo c’è sempre il tutto esaurito.
7. Napoli-Juventus 3-3: 29 novembre 2011 L’ultimo incontro di campionato che rimane nella mente di juventini e napoletani si gioca il 29 novembre del 2011. Inizio a 100 all’ora. Lavezzi brucia Pirlo che lo stende in area. Batte Hamsik che segna. Ma Tagliavento fa ripetere e stavolta lo slovacco calcia fuori. E’ sempre Hamsik però a segnare di testa il gol dell’1-0. Al 40’ del primo tempo raddoppia Pandev e i partenopei passano sul 2-0. Nella ripresa segna subito Matri, ma poi ancora Pandev batte Buffon. E’ a questo punto che la rimonta bianconera assume un carattere quasi epico, esemplificativo del carattere che Antonio Conte era riuscito a trasmettere alla sua squadra. La rete di Estigarribia prima, ma soprattutto quella di Pepe dopo sono il compimento di quel furore agonistico intrinseco al modo di pensare il calcio di Conte. Finisce 3-3 e la Juve dimostra ancora una volta di essere, per natura, una squadra mai doma.
8. Napoli-Juventus 3-0, 15 marzo 1989 quarti di finale della Coppa Uefa Ma oltre a quelli di campionato ci sono stati altri memorabili duelli tra Juve e Napoli in diverse altre competizioni. Forse la partita che i tifosi napoletani ricordano con maggiore affetto tra le due squadre è stata il ritorno dei quarti di finale della Coppa Uefa vinta dagli azzurri nel 1989. Il 15 marzo al San Paolo gli azzurri arrivano dopo aver perso la gara d’andata per 2-0. E’ il Napoli di Maradona e Careca, ma anche di Ferrara, Crippa e Alemao, che si ritrova davanti un Juve forte, ma non fortissima, con i vari Laudrup, Tacconi, Mauro, Altobelli e Rui Barros. Dopo pochi minuti segna Laudrup gelando il San Paolo, ma l’arbitro annulla. Al 10’ del primo rigore per gli azzurri che Maradona trasforma. Alla fine del primo tempo va a segno Carnevale. Per gli azzurri sembra fatta. Comincia un assalto alla porta di Tacconi ma la porta bianconera sembra stregata. Si va ai supplementari con i bianconeri che cercano solo di portare la gara ai rigori. Ma un colpo di testa di Renica a pochi minuti dal fischio finale fa esplodere i circa 83.000 presenti al San Paolo.
9. Juventus-Napoli 4-2: 11 agosto 2012 finale di Supercoppa italiana Le ultime due partite della nostra selezione sono molto più recenti. Sono infatti le due sfide per la Supercoppa Italia, rispettivamente del 2012 e del 2014. Anche qui tempi supplementari e, in un caso, anche i calci di rigore. L’11 agosto 2012 a Pechino va in scena la prima sfida (non la prima in assoluto, perché nel ‘90 il Napoli aveva già vinto la sua prima Supercoppa italiana proprio contro la Juventus con un clamoroso 5-1). Dopo 25 minuti di puro attendismo Cavani salta la difesa bianconera tira una prima volta buffon respinge, ma il Matador riprende la palla e segna. La Juve pareggia poco dopo con un gran tiro da fuori di Asamoah. Ma il Napoli ripassa in vantaggio per un errore di Bonucci che si fa togliere il pallone da Pandev che batte Buffon con un pallonetto. Nella ripresa una serie di episodi faranno gridare allo scandalo gli azzurri tanto che non saliranno poi neanche sul podio per la premiazione. Prima il pareggio juventino per un rigore contestato da partenopei a seguito di un fallo di Fernandez su Vucinic, poi una doppia espulsione per gli azzurri, con Pandev mandato via per delle espressioni irriguardose nei confronti dell guardalinee Stefani e e poi Zuniga cacciato per doppia ammonizione (la seconda sacrosanta, ma la prima decisamente severa). Il Napoli riusciva a resistere in 9 contro 11 solo fino ai tempi regolamentari ma poi nei supplementari la Juve dilagava. Al 97’ ci fu un autogol di Maggio, poi al 111’ Vucinic chiuse i giochi.
10. Juventus-Napoli 5-6, 22 dicembre 2014 finale di Supercoppa italiana Nel 2014 la finale di Supercoppa si gioca a Doha in Qatar il 22 dicembre. Juve nettamente favorita, ma, a sorpresa, vincerà il Napoli ai rigori. Bianconeri in vantaggio con Tevez dopo 5 minuti a seguito di uno svarione difensivo di Albiol e Koulibaly. Nella ripresa si scatena Higuain che prima prende il palo e poi pareggia di testa su un cross di de Guzman. I tempi regolamentari finiranno 1-1. Secondo tempo supplementare al cardioppalma con Tevez che segna all’inizio e Higuain che replica al 118’. Si va ai rigori dove Rafael è protagonista: gli azzurri vinceranno 6-5.
di Marco Letizia “Corriere della Sera”