Il Ministro dei Beni e delle Attività culturali ha illustrato la seconda parte della sua riforma. 10 nuovi complessi museali autonomi, buy ampoule tra cui quelli di Ostia Antica, di Ercolano, Villa Adriana a Tivoli. Novità anche nel sistema delle soprintendenze
«Nasceranno 10 nuovi musei e parchi archeologici autonomi, i cui direttori saranno scelti con la procedura di selezione internazionale. Si va avanti con la strada della modernizzazione del sistema museale che abbiamo scelto di percorrere». L’annuncio è del ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, che ha illustrato la seconda parte della riforma del ministero alle commissioni Cultura di Camera e Senato riunite in seduta congiunta.
I nuovi musei Come ha spiegato Franceschini, la riforma è stata presentata lunedì al Consiglio Superiore dei beni culturali e ai sindacati e sarà argomento di un decreto ministeriale varato entro breve tempo. I nuovi 10 musei e parchi archeologi autonomi, e guidati da un direttore indicato dopo un concorso internazionale com’è già avvenuto con i venti principali musei italiani, saranno:
1)il Complesso monumentale della Pilotta di Parma (che unifica in un’unica gestione la Biblioteca palatina, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale)
2)i Musei delle Civiltà all’EUR (che unifica in una sola gestione il Museo Nazionale Preistorico e Etnografico, il Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari e il Museo dell’Alto Medioevo)
3)il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma)
4) il Museo Nazionale Romano
5) il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste
6) il Parco Archeologico dell’Appia Antica
7) il Parco archeologico dei Campi Flegrei (Bagnoli, Baia e Bacoli)
8) il Parco archeologico di Ercolano
9) il Parco archeologico di Ostia Antica
10) Villa Adriana e Villa d’Este (Tivoli)
Nasce la soprintendenza unica Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Poi Franceschini ha annunciato una profonda riforma del sistema delle soprintendenze: «Ancora un passo avanti nella riorganizzazione del Mibact, è la volta delle soprintendenze, il ministero viene ridisegnato a livello territoriale per rafforzare i presidi di tutela e semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione. Le nuove soprintendenze parleranno con voce unica a cittadini e imprese riducendo tempi e costi burocratici. La riorganizzazione prosegue nella strada di valorizzazione del patrimonio». Il nuovo assetto prevede la creazione delle soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Secondo Franceschini, con questo intervento aumentano i presidi di tutela sul territorio nazionale, che, proprio per l’archeologia, passano dalle attuali 17 soprintendenze archeologiche alle nuove 39 soprintendenze unificate (a cui si sommano le due soprintendenze speciali del Colosseo e di Pompei). Secondo l’analisi del ministro la nuova articolazione territoriale «realizza una distribuzione dei presidi più equilibrata ed efficiente, ed è stata definita tenendo conto del numero di abitanti, della consistenza del patrimonio culturale e della dimensione dei territori». In sostanza d’ora in poi, ha spiegato Franceschini «ogni nuova Soprintendenza parlerà con voce unica ai cittadini».
L’organizzazione Ciascun ufficio verrà articolato in sette aree funzionali (organizzazione e funzionamento; patrimonio archeologico; patrimonio storico e artistico; patrimonio architettonico; patrimonio demoetnoantropologico; paesaggio; educazione e ricerca). Lo spirito della riforma lo scopo sarà , ha spiegato il ministro, «garantire una visione complessiva dell’esercizio della tutela, assicurando anche la presenza delle specifiche professionalità. Per cittadini e imprese sarà così più semplice e rapido rapportarsi con l’amministrazione con una notevole riduzione degli oneri burocratici».
di Paolo Conti “Corriere della Sera”