Non solo gioco, click salute e bellezza, ma una scuola di vita
Autore: Michele Uva, Marco Vitale con la collaborazione di Niccolò Donna
Titolo: Viaggio nello Sport Italiano
Casa Editrice: Edizioni Studio Domenicano
Città e anno di pubblicazione: Bologna, 2011
Leggere questo libro è come fare un viaggio nello sport italiano, un viaggio che, analizzando anche il significato sociale ed economico dello sport, vuole farcene conoscere i valore e le potenzialità. Partendo dalle origini si arriva ad una disamina chiara e a volte critica dell’ambiente sportivo odierno; basandosi su dati statistici gli autori vanno ad investigare, inoltre, sui punti di forza e debolezze di alcune tra le discipline più popolari. La storia è la base su cui si struttura questo libro, per questo la prima tappa del viaggio non potevano che essere gli antichi Giochi Olimpici, che rappresentano le radici dello sport moderno e i cui valori si conservano immutati ancora oggi.
Allo sport italiano è dedicata tutta la seconda parte del volume, alle sue origini, alla sua organizzazione, dal Coni alle Federazioni, passando per lo sport paralimpico, gli enti di promozione, le attività scolastiche… Insomma tutto quello che c’è dentro ad una delle industrie più produttive del paese (basti pensare che le persone che lavorano in questo mondo sono più di un milione). Vengono inoltre esaminati nel dettaglio gli sport probabilmente più popolari, ma non per questo più importanti. Come infatti gli stessi autori affermano nel primo paragrafo, “non esistono sport minori; esiste solo una maggiore o minore popolarità delle varie discipline..”. Così hanno dato più spazio a sport come il calcio, l’atletica, il ciclismo, e altre discipline tra golf, tennis, pallavolo… tralasciandone ovviamente tanti altri. E’ un libro fatto anche di numeri e statistiche (risultati, bilanci, investimenti…) che, se studiati ed interpretati correttamente, aiutano a capire lo stato dello sport in Italia.
Infine, nella terza ed ultima parte, gli autori sviluppano delle riflessioni sul viaggio compiuto. Ne esce un bilancio che prevede alcuni aspetti negativi, come il doping, l’arretratezza degli impianti o la debole considerazione dello sport da parte delle scuole. Ma ci sono anche speranze, valori, passione ed emozioni. Vengono infatti sottolineate le sue
Un sistema sportivo sano e vincente può stimolare una popolazione, renderla attiva e pronta ad affrontare le molte sfide che troverà nel suo cammino. «Lo sport di base aumenta i consumi, quindi gli introiti per lo Stato; rende i cittadini più sani, quindi fa risparmiare il sistema previdenziale italiano; rende più socievoli e rispettosi delle regole, quindi crea cittadini più consapevoli», affermò lo stesso Michele Uva durante la presentazione del libro al Circolo Canottieri Aniene. Perché lo sport, come dicono gli autori, non è solo gioco, bellezza e salute, ma è, fin dai tempi più antichi, una vera scuola di vita e fattore importante di progresso politico, economico e sociale.
di Laura Morea