I 140 caratteri rimangono, ma per tweet corposi non si dovranno usare foto e link esterni
«Quello che fa di Twitter Twitter è la sua natura veloce, pubblica, live. Noi lavoreremo sempre per rafforzare questo. Per ciascuna persona intorno al mondo, in tutte le lingue! E focalizzandoci su conversazioni e messaggi, la maggior parte dei tweet sarà sempre corta». Jack Dorsey ha chiarito martedì con un tweet quale potrebbe essere il futuro del social network di cui è ceo dopo che il limite dei 140 caratteri sarà superato. La rivelazione sul progetto «Beyond 140» (oltre 140), già anticipata a settembre, era stata fatta dal sito Re/Code: i 140 caratteri per cinguettio potrebbero essere ampliati fino a 10 mila entro i prossimi tre mesi, una delle mosse che Dorsey ha intenzione di sperimentare per ridare vigore alla crescita degli utenti e rispondere alla concorrenza di Instagram, Snapchat e Tumblr. A leggere la notizia in sintesi molti hanno storto il naso pensando che Twitter sarebbe stato così snaturato. Dorsey è intervenuto però proprio per assicurare il contrario e lo ha fatto in un modo del tutto particolare: ha dimostrato che già oggi su Twitter il limite dei 140 caratteri è tranquillamente superabile come ha fatto lui. Il suo tweet, infatti, è in realtà la foto di un testo ben più lungo del limite originario, in cui ha potuto spiegare cosa intende fare.
«Non abbiamo fatto partire Twitter con una restrizione da 140 caratteri», ha scritto Dorsey. «L’abbiamo però aggiunta subito per rientrare in un singolo messaggio sms (160 caratteri). È diventata una bella costrizione, e io la amo! Ispira creatività e brevità. E un senso di velocità». Il ceo spiega però che la società ha passato molto tempo a osservare quello che la gente sta facendo su Twitter e ha notato che molti fanno screenshot di testo e lo twittano, esattamente come ha fatto lui. «E se quel testo… fosse effettivamente testo? Testo che possa essere ricercabile. Testo che possa essere sottolineato. Ci sarebbero più utilità e possibilità».
Dorsey non ha parlato però del secondo modo con cui il limite di 140 caratteri è da sempre superato su Twitter. Ovvero la presenza di link che portano ad articoli, commenti, testi più lunghi all’esterno, che fanno del social un approdo importante per coloro che vogliano attrarre utenti sui propri siti. E qui si capisce anche perché Twitter stia pensando di ampliare i limiti, oltre che per far superare la frustrazione del poco spazio a disposizione degli utenti. Grazie a tweet più lunghi non si sarà obbligati a inserire link a siti esterni ma si potrà postare tutto direttamente sul social. Questo potrebbe essere solo il primo passo. Perché successivamente la richiesta di Twitter ad alcuni utenti professionali, vedi gli editori, potrebbe essere quella di inserire i propri articoli direttamente sulla piattaforma alla stregua di quanto sta facendo oggi Facebook col suo Instant articles. Twitter così non diventerebbe un luogo su cui si arriva ma si parte facilmente proiettati in altri siti, ma un approdo molto più capace di trattenere rispetto a oggi. Il suo aspetto, insomma, non cambierà perché avremo ancora 140 caratteri di base, ma tutto il contenuto complementare potrà abitare direttamente qui e vi si potrà accedere verosimilmente con un click. Questo però farà una grossa differenza per la società, oltre che per coloro che dovranno decidere come e dove usare i propri contenuti.
di Andrea Secchi “Italia Oggi”