La conferma di Pyongyang: test nucleare con bomba «miniaturizzata per difenderci dagli Usa». Immediate le reazioni di Sud Corea, click Giappone e Onu: «Violati gli accordi»
Poco dopo le 3 (ora italiana) di mercoledì i sismografi in Corea del sud, Giappone e Stati Uniti hanno registrato un terremoto di 5,1 gradi della scala Richter in Corea del nord, a circa 50 km a nord di Kilju, recipe non lontano dal confine con la Cina. L’analisi delle onde sismiche ha fatto subito capire che non si era di fronte a un terremoto di origine naturale, ma provocato da un’esplosione atomica. Poco dopo è giunta la conferma da Pyongyang, che ha reso noto di aver condotto con successo alle 10 (ora locale) un test con una bomba all’idrogeno. L’area dell’epicentro del terremoto coincide infatti con quella dei test nucleari nordcoreani precedentemente effettuati.
«Un perfetto successo» Una speaker alla tv nordcoreana ha detto che Pyongyang ha testato una bomba all’idrogeno «miniaturizzata», sales elevando «la potenza nucleare» del Paese «al livello successivo» e fornendolo di un’arma «per difendersi contro gli Stati Uniti e gli altri nemici». La dichiarazione afferma che il test – avvenuto a due giorni dal compleanno del leader nordcoreano Kim Jong-un – è stato un «perfetto successo». La tv di Stato ha mostrato una fotografia di Kim Jong-un mentre starebbe firmando il documento che autorizza il test atomico. La notizia è stata accolta con «entusiasmo» da una folla di nordcoreani che ha assistito all’annuncio davanti al megaschermo nella piazza della stazione di Pyongyang.
L’annuncio di Kim Jong-un Lo scorso 10 dicembre Kim Jong-un aveva dichiarato che Pyongyang possedeva una bomba all’idrogeno e che «era pronta a usarla per difendere l’indipendenza e la dignità della nostra patria». Gli analisti, però, non avevano creduto molto a questo annuncio, considerandolo una mossa propagandistica. La Corea del nord ha effettuato tre precedenti test con bombe atomiche a fissione: nel 2006, nel 2009 e nel 2013. E per questo motivo l’Onu aveva imposto sanzioni internazionali.
Le reazioni Immediate le reazioni in tutto il mondo. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha detto che il test nordcoreano è una minaccia alla sicurezza del Giappone. «Non lo possiamo assolutamente permettere e lo condanniamo fermamente», ha detto Abe, secondo il quale il test è una palese violazione degli accordi presi con l’Onu. Il ministro degli Esteri giapponese ha subito incontrato l’ambasciatore americano a Tokyo. Lessina Zerbo, capo dell’Organizzazione dell’Onu per il Trattato sul bando dei test nucleari, ha detto che il test è una violazione del Trattato e una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale. La Corea del sud ha detto che si consulterà con gli alleati per ulteriori sanzioni Onu. Il ministro della Difesa ha reso noto che si sta rafforzando la sicurezza e monitorando i confini. Gli Stati Uniti sono cauti sul «successo» del test ma «condannano ogni violazione delle risoluzioni Onu» in una nota del portavoce del consiglio di sicurezza della Casa Bianca Ned Price, che ribadisce che Washington non accetterà che la Corea del Nord diventi uno Stato nucleare. In Francia il presidente François Hollande ha parlato di «una violazione inaccettabile delle risoluzioni dell’Onu» e chiede «una reazione forte della comunità internazionale». Il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond su Twitter ha dichiarato che si tratta di «una provocazione che il Regno Unito condanna senza riserve». La Cina «si oppone fermamente al test, realizzato nonostante l’opposizione della comunità internazionale», ha dichiarato la portavoce del governo Hua Chunying.
Cauti gli esperti Secondo diversi esperti di armi nucleari, ci vorranno «giorni o settimane» per verificare se la Corea del Nord abbia effettivamente effettuato un test con una bomba all’idrogeno. Infatti alcuni ritengono che non si sia trattato di una bomba H, che è molto più potente di quelle nucleari a fissione e molto più difficile da realizzare. Secondo Crispin Rovere, esperto australiano di armi nucleari, l’esplosione è stata troppo debole rispetto a quanto ci si aspetterebbe da una bomba all’idrogeno. Dello stesso avviso Bruce Bennett, analista della Rand Corporation. «Le dimensioni di quest’arma erano probabilmente quelle della bomba su Hiroshima. Se fosse stata una bomba all’idrogeno l’esplosione avrebbe dovuto avere una potenza dieci volte maggiore». Ma i nordcoreani stessi hanno detto che si è trattato di una «minibomba». Pyongyang nel 2012 aveva lanciato un satellite con un missile pluristadio. Secondo gli esperti, questo missile potrebbe essere utilizzato anche per il trasporto a lungo raggio di testate nucleari.
Misure su radioattività Giappone e Usa hanno inviato aerei da ricognizione per misurare la radioattività nell’aria intorno alla penisola coreana dopo il test con la bomba H. In Cina sono stati evacuati alcuni residenti nella provincia di Jilin al confine con la Corea del Nord dopo il test e il terremoto.
dal “Corriere della Sera”