Il gruppo prepara nuove uscite tra i giornalisti e sfoltisce i magazine. Smentito l’addio di Sciortino.
Una quindicina di giornalisti in uscita dal gruppo di Famiglia Cristiana e la chiusura di alcune testate sono i primi due punti fermi della nuova strategia della casa editrice che fa capo alla congregazione religiosa dei Paolini. Parola d’ordine: efficientamento, buy come peraltro già indicato nel bilancio 2014 chiuso con un rosso di 1, cure 8 milioni di euro. Proprio per arginare le perdite, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, l’amministratore unico dei periodici don Rosario Uccellatore sta preparando il nuovo piano industriale 2016-2018, che sarà pronto per l’inizio del nuovo anno. Intanto si protraggono le trattative con i giornalisti per pianificare prepensionamenti, pensionamenti e la cassa integrazione per un organico complessivo di 36 redattori, già in solidarietà fino a fine gennaio. Le uscite dei prepensionabili andranno avanti fino al 2019-2020, dipendendo però dal rifinanziamento del fondo pubblico e dalla lista di attesa con i giornalisti di altri gruppi. Da un punto di vista prettamente editoriale, invece, il nuovo piano triennale partirà dall’attuale struttura che suddivide le attività per unità tematiche (quella dei Ragazzi, quella dedicata alla Famiglia e la terza incentrata sulla Chiesa), ma della precedente struttura punterà anche a riorganizzare il portafoglio delle testate. Se finora, per esempio, la scommessa era coprire meglio il target dei bambini con diverse testate per piccoli lettori di età differenti, adesso si avviano verso la chiusura alcune brand extension del Giornalino come SuperG, GBaby Direfaregiocare e GBaby Giochi. Cesserà le pubblicazioni cartacee il periodico specializzato Famiglia Oggi, per diventare un magazine dal taglio monografico e scientifico da veicolare in formato pdf, con una periodicità non ancora definita. I Paolini hanno deciso di puntare perlopiù su quelle riviste che stanno riscuotendo un buon successo di pubblico, a partire da BenEssere e soprattutto da Credere che come rivista ufficiale del Giubileo voluto da papa Francesco ha aumentato la diffusione complessiva del 40% e solo nel canale edicola del 20%. Però l’ammiraglia del gruppo editoriale resta sempre Famiglia Cristiana con le sue 314,9 mila copie, seppur in calo dell’8,1%, secondo le ultime rilevazioni Ads dello scorso ottobre. Calo comunque trasversale al segmento dei settimanali e con casi di magazine familiari in contrazione anche a doppia cifra. Eppure non è escluso che i cambiamenti riguarderanno anche Famiglia Cristiana tanto che indiscrezioni di stampa hanno messo in dubbio la direzione storica di don Antonio Sciortino, che ha mantenuto la testata sempre su posizioni che oggi si direbbero «bergogliane» e talvolta non vicine a quelle della Conferenza episcopale italiana (Cei, cui fa capo invece il quotidiano Avvenire). L’ipotesi di avvicendamento alla guida di Famiglia Cristiana è stata smentita dalla casa editrice, che tuttavia di recente ha vissuto molti cambiamenti nei suoi equilibri interni. A partire dalla nomina dello stesso don Uccellatore che è anche neodirettore delle opere apostoliche, attuale direttore commerciale dell’editrice e ha dalla sua un passato d’incarichi redazionali. Alla guida dell’intera famiglia paolina, poi, è arrivato per la prima volta un religioso non europeo, il brasiliano Valdir Jose De Castro, nuovo padre superiore generale della Società San Paolo. La nomina ribadisce infatti il peso sempre maggiore di paesi come India e Brasile nella congregazione dei Paolini. Un po’ come avvenuto, su scala maggiore, nella Chiesa di Roma con la scelta dell’attuale pontefice argentino venuto «dalla fine del mondo».
di Marco A. Capisani da ItaliaOggi