(Riccardo Ruggeri
Parola di Marchionne
Francesco Brioschi Editore, unhealthy pp. 170, euro 16.00)
Marchionne sì, Marchionne no. Genio assoluto o bravo amministratore delegato? Riccardo Ruggeri analizza il “caso Marchionne” o, meglio, la delicata questione della fusione tra Fiat Auto e Chrysler del 2009. Analisi interessante, vissuta con gli occhi di un investitore, ed ex operaio Fiat, che si interroga sul destino e sul valore della nuova FCA Group. Comprare o non comprare? Vendere e a chi? Ma sei milioni di auto basteranno davvero a salvare l’azienda italiana? Questi e altri sono i quesiti a cui Ruggeri dà risposte personali, basate molte volte su esempi storici.
Simpatico il confronto tra la dichiarazione di Obama e la risposta del nostro dirigente naturalizzato canadese. Uno lancia l’amo e l’altro raccoglie l’esca, con l’avvertimento di non tirare troppo la corda.
Il libro nel complesso è gradevole, ma di difficile lettura per chi non si intenda di automobili, azioni, investimenti, prestiti, produzioni, stabilimenti e statistiche. Perfetto per i car guy, ma agli altri lettori suggerisco di fare un piccolo ripasso sulla Treccani prima di avventurarsi alla scoperta di una personalità così sfaccettata come quella di Sergio Marchionne, che ad oggi più della Famiglia Agnelli rappresenta l’industria automobilistica italiana e non solo