(Repubblica) Le code diventate un tormentone e la fine dell’Expo che si avvicina: era prevedibile ed è successo, help sabato scorso – 10 ottobre – segna il nuovo massimo storico dell’Esposizione universale. Ai tornelli di Rho Fiera, e tra i padiglioni, sono passati 272mila visitatori. Anzi, 272.785 persone per l’esattezza. Il record, fino ad allora era di 259mila, registrato due settimane prima. E il commissario Giuseppe Sala ammette: “Qualche disagio c’è stato”. Record anche per quanto riguarda l’affluenza settimanale: 1.243.701 ingressi.
Nel dettaglio, i numeri diffusi dalla società, raccontano gli afflussi giorno per giorno dal 5 all’11 ottobre: lunedì 5 ottobre sono stati 142.331; martedì 128.368; mercoledì 156.891; giovedì 152.748; venerdì 9 ottobre 178.170, quando i visitatori sono stati ‘smistati’ tra i diversi ingressi visto ‘il muro’ di visitatori a Triulza ; sabato appunto la cifra di 272.785; domenica ancora grandi numeri, 212.408.
“Non cerco il record”, ribadisce però Sala, che piuttosto – dice in radio – punta all’obiettivo che tutti possano vedere l’esposizione. Commentando i nuovi dati sull’affluenza, spiega: “Sabato abbiamo fatto tanta gente, abbiamo superato le 270mila presenze. Io non sono alla ricerca del record o dei numeri giganteschi, mi piacerebbe che tutti potessero vedere l’Expo bene e capisco che il sabato c’è un po’ di disagio”. Tanti quelli che non sono riusciti a vedere un granché, per non parlare dei padiglioni diventati ormai un miraggio, come Giappone, Italia, Kazakistan ed Emirati Arabi, dove le code partono dalle 4 ore e arrivano anche a 7. Una situazione che delude e che sui social si presta a ironie di ogni genere.
“Il mio consiglio non è di non venire il sabato – aggiunge però Sala – perché l’atmosfera è diversa, bisogna godere anche dell’atmosfera in mezzo a tanta gente. Ci sono tanti padiglioni, magari cercare anche quelli più piccoli e godersela. Se il tempo poi è come sabato, era una bellezza vedere tutta la gente seduta sui gradoni fatti lungo il canale. C’era un’atmosfera gioiosa, va interpretata in quel modo, probabilmente”.