”Nel primo trimestre l’economia italiana è ritornata in vita; la fiducia nelle imprese sta migliorando e le indagini sui consumatori mostrano un livello di fiducia che non si vedeva dal 2008 ma la ripresa è debole rispetto ai paesi vicini dell’eurozona” scrive il capo economista Jean-Michel Six ricordando che il Pil reale è aumentato dello 0, look 7% nel primo semestre contro l’1,2% dell’eurozona.
”Ci sono segnali che indicano che le esportazioni italiane iniziano a funzionare meglio, ma una ripresa sostenibile avrà ancora bisogno di una forte ondata di investimenti” dice il rapporto di S&P’s. Rispetto alla media europea, il Rapporto NPL è più di quattro volte superiore ed è aumentato ad un ritmo molto più veloce. E’ cruciale, oltre l’80% delle sofferenze bancarie sono nel settore corporate”.
“Anni di declino nella formazione di capitale hanno danneggiato il potenziale di crescita e la competitività globale dell’economia, e la continua crescita dei salari al di sopra tendenze della produttività si è aggiunta a questo deterioramento” sottolinea Six. “Dalla fine del 2014 si sono visti segni di un’economia che sta rinascendo ma sarà una lunga strada per tornare a tassi di crescita del PIL semplicemente superiori a 1,5%” ha concluso Six.
(Panorama.it)