Ampia crescita per l’export e l’import ad aprile su base tendenziale. Le esportazioni segnano un +9%, pills trainata dalle vendite verso l’area extra Ue (+12,3%). Valori medi unitari (+3,7%) e volumi (+5,1%) sono entrambi in aumento. L’import sale del 9,3%, determinato dalla crescita degli acquisti sia dall’area Ue (+11,6%) sia da quella extra Ue (+6,3%).
Secondo quanto rende noto l’Istat, ad aprile su base congiunturale il valore delle importazioni è sostanzialmente stazionario, mentre per le esportazioni si rileva una lieve flessione (-0,8%).
L’avanzo commerciale è di 3,7 miliardi (+3,5 miliardi ad aprile 2014). Al netto dell’energia, la bilancia risulta positiva per 7 miliardi. Nei primi quattro mesi l’attivo raggiunge 11,5 miliardi.
La diminuzione congiunturale dell’export, spiega l’Istat, è la sintesi di una contenuta crescita delle vendite verso i mercati Ue (+0,2%) e di una più marcata diminuzione verso quelli extra Ue (-1,9%). I beni strumentali (-3,9%) sono in forte calo, mentre i prodotti energetici sono in crescita (+9,9%).
L’andamento stazionario dell’import, rispetto al mese precedente, è la sintesi di una crescita degli acquisti dai paesi extra Ue (+1,5%) e di una diminuzione dai paesi Ue (-1,1%). La crescita dei prodotti energetici (+8,8%) è particolarmente rilevante, mentre i beni di consumo non durevoli (-4%) sono in diminuzione.
Nel trimestre febbraio-aprile 2015, la positiva dinamica congiunturale dell’export (+2,7%) è principalmente determinata dall’area extra Ue (+4,8%). I beni strumentali (+5,4%) e i beni di consumo durevoli (+3,2%) registrano una rilevante espansione.
La forte crescita tendenziale per entrambi i flussi è influenzata da una differenza nei giorni lavorativi (21 ad aprile 2015 rispetto a 20 ad aprile 2014). Una dinamica ampiamente positiva è comunque confermata anche dai dati corretti per i giorni di calendario, che mostrano una variazione tendenziale pari a +5,4% per le esportazioni e +7,3% per le importazioni.
Ad aprile 2015, la crescita tendenziale dell’export è particolarmente sostenuta per Stati Uniti (+36,3%), Cina (+17,9%) e Regno Unito (+14,8%), mentre una forte flessione si registra per la Russia (-29,5%). In marcata crescita le vendite di autoveicoli (+51,2%).