Segnali positivi a Bruxelles sul dossier della Grecia. “L’Ue cerca sempre il compromesso, treat questo è il suo successo. La Germania è pronta ma va detto che la credibilità dell’Ue dipende dal rispetto delle regole e dall’essere affidabili”: così Angela Merkel entrando al Consiglio europeo in programma oggi a Bruxelles. “Vedremo quali proposte farà Atene, ed saranno discusse all’eurogruppo lunedì quindi abbiamo ancora qualche giorno”, ha aggiunto la cancelliera tedesca. Poco prima, Alexis Tsipras aveva fatto mostra di ottimismo. “Sono molto fiducioso che troveremo una soluzione accettabile per tutti, per mettere fine all’austerità e far tornare la Ue sulla strada della coesione sociale”, ha detto il premier greco arrivando al suo primo summit Ue. La borsa di Atene sembra credere all’ipotesi di un accordo sul debito greco: l’indice Ase ha infatti chiuso in forte rialzo con un balzo del 6,73% a 846 punti. Particolarmente positivi i titoli bancari: National Bank (+18%), Alpha (+14,75%), Eurobank (+12,75%) e Piraeus (9,97%).
Renzi, ‘Cambiare politica economia Ue’ – “La battaglia è cambiare la politica economica europea”, ha detto poco prima il premier Matteo Renzi, anch’egli arrivando al vertice Ue. “Il punto centrale – ha detto il premier – non è cambiare la politica economica in Grecia ma fare una battaglia perché cambi la politica economica in Ue. Questa è la sfida più bella”. Per il premier sono stati fatti “passi in avanti”, ma ci vuole più focus sulla crescita. Il premier all’Eurogruppo, come già annunciato ieri chiederà di affrontare la questione immigrazione: “Non hanno senso le polemiche e le strumentalizzazioni di alcune forze politiche nelle ultime ore, dobbiamo risolvere il problema della Libia se si vuole evitare che il Mediterraneo diventi un cimitero”. Perchè è questione “Molto importante”.
Ucraina e Grecia, rebus vertice Ue – Un primo passo in avanti sul fronte ucraino, niente di fatto sulla Grecia e sullo sfondo la nuova tragedia dell’immigrazione nel Canale di Sicilia. E’ con queste premesse che si aprirà, con almeno due ore di ritardo, il vertice Ue a Bruxelles, posticipato a causa del protrarsi dei negoziati a Minsk a cui hanno preso parte la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. I due leader, insieme all’ucraino Petro Poroshenko, sono ora in viaggio verso la capitale belga e dovranno riferire ai colleghi dell’esito della maratona negoziale con il presidente russo Vladimir Putin: un cessate il fuoco a partire dal 15 febbraio e una serie di misure per attuare gli accordi politici di Minsk finora rimasti lettera morta.
“Un ottimo risultato” per il premier Matteo Renzi, anche se Merkel ha avvertito di non farsi “nessuna illusione” pur se si tratta di “una chance reale” per risolvere la crisi. L’Ue è chiamata infatti a decidere il da farsi su un nuovo eventuale inasprimento delle sanzioni. Una discussione difficile si preannuncia anche sulla Grecia, dopo gli accesi scambi all’Eurogruppo che non è riuscito a mettersi d’accordo nemmeno su una dichiarazione congiunta. Spetta ora ai leader discutere con il premier greco Alexis Tsipras, al suo debutto sulla scena Ue, e dare un input politico per dirimere la questione prima della nuova riunione dei ministri dei 19 in programma lunedì, che rischia altrimenti un altro nulla di fatto. Renzi, intanto, dopo gli oltre 300 migranti morti nell’ennesima tragedia del mare e la pioggia di critiche a Triton, ha preannunciato che oggi chiederà all’Europa di fare di più per affrontare insieme il problema.