(di Agenzia Radiocor)
Perdita record per il Monte dei Paschi. La banca senese chiude il bilancio 2014 con un rosso di esercizio per il gruppo di 5, generic 34 miliardi contro una perdita di 1, 4 miliardi nel 2013. Sul risultato pesano rettifiche per circa 5, ed 7 miliardi a seguito dell’asset quality review della Bce.
Mps ha annunciato anche il varo di un aumento di capitale fino a 3 miliardi di euro, superiore ai 2,5 miliardi previsti in precedenza, tra aprile e giugno.
Il risultato è stato «pesantemente influenzato dall’Asset quality review e dalle politiche dettate da questo» esame della Bce, ha sottolineato in conference call l’ad Fabrizio Viola.
Il Monte dei Paschi alza dunque l’asticella dell’aumento di capitale che lancerà entro l’estate. L’aumento richiesto è arrivato dopo l’esito negativo degli esami della Bce sulla qualità degli asset. La banca sostiene di poter disporre di un «cuscinetto» patrimoniale rispetto alla soglia del ratio Cet1 chiesto dalla Bce che è pari al 10,2% rispetto alla prima indicazione del 14,3% che aveva inviato Francoforte. Il consorzio dell’aumento di capitale fornirà una pregaranzia anche sull’importo aggiuntivo. Banca Mps ha un Cet1 proforma a fine 2014, tenendo conto dell’aumento da 3 miliardi (pari all’11,4%) e del ripagamento dei «Monti Bond» ancora in portafoglio al ministero dell’Economia.
L’esposizione netta dei crediti deteriorati cresce del 10% a 23,1 miliardi rispetto al 2013. L’esercizio chiude anche con una crescita dei ricavi primari e un calo del 2,2% dei costi operativi. Il risultato prima delle rettifiche è pari a 1.473 milioni, in crescita del 28% rispetto all’anno precedente.
I crediti verso la clientela sono calati dell’8,4% a 120 miliardi, mentre la raccolta diretta è risultata stabile a 126 miliardi.
A metà gennaio, dopo la bocciatura nella Asset quality review della Bce e la richiesta di un aumento di capitale, c’era stato a Francoforte un incontro tra il Ceo e il presidente del Monte, Fabrizio Viola e Alessandro Profumo, con Danièle Nouy, capo della vigilanza della Banca centrale europea. I rappresentanti della Banca avevano illustrato non solo il piano messo a punto dalla banca per colmare (e non solo)?il gap di 2,1 miliardi emerso dagli stress test a ottobre e in larga parte già noto, ma anche come verranno contabilizzati i 4 miliardi di rettifiche sui crediti emerse dall’esame dell’autunno scorso (di queste, già un miliardo è stato accantonato nei primi 9 mesi),?anticipando – nella sostanza – l’intenzione di passarle tutte a conto economico con il bilancio 2014.