di Rosario Sorrentino, Corriere della Sera
Poche le volte che ho avuto modo di incontrare qualche politico, di diverso colore, ho battuto sullo stesso tasto: rendere ufficiale una iniziativa soprattutto per i giovani, per recuperare la loro voglia di mettersi in gioco,sperimentando la capacità di inventare e improvvisare. Un’area dedicata ad allenare il cervello per trovare soluzioni innovative ai problemi più disparati.
E ho chiesto di farlo dandogli un nome e una configurazione ambiziosa: il “ministero delle idee”, la casa, il luogo della creatività. L’obiettivo è quello di far comprendere che, d’ora in poi, talento e creatività saranno per noi una priorità assoluta e non un incidente di percorso, laddove queste qualità vengono spesso viste con diffidenza e mortificate.
È giunto il momento di scommettere sui nostri cervelli creativi: se sostenuti, possono contribuire a realizzare qualcosa di veramente unico. E questo va fatto nei vari campi e nei vari settori, a patto di invogliare la fantasia e l’immaginazione dal momento del concepimento di un progetto fino alla sua piena realizzazione. È una sorta di percorso creativo che mira ad individuare e valorizzare quei talenti naturali, non ancora esplosi e che forse non “esploderebbero” mai. Il punto debole di questa richiesta sta tutto nell’individuare chi dovrebbe valutare e selezionare idee e progetti, che meritano di essere sostenuti e finanziati.
Non può essere né un politico e neppure un burocrate, ma necessariamente chi è in possesso, egli stesso di un cervello creativo. Persone provviste di una mentalità che gli consenta di riconoscere e valorizzare ciò che è originale e geniale. Albert Einstein, lavorò come selezionatore di brevetti ed invenzioni e comprese con il suo acuto ingegno che: “l’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo stimolando il progresso, facendo nascere l’evoluzione”. Quindi fantasia, immaginazione e coraggio di esplorare nuove dimensioni sono i requisiti per conferire alla nostra esistenza emozioni e stupore.