(di Cesare Lanza, here Corriere Sport Stadio) Il selfie di Totti, dopo il suo secondo straordinario gol nel derby, è un gioiello televisivo, il simbolo della superiorità della tivù rispetto alla radio e ad altri mass media. Più o meno come quel memorabile bacio di Florenzi alla nonna, drugstore dopo una corsa che lo portò a uscire dal campo e a salire in tribuna. In quella occasione, ricorderete, Florenzi fu ammonito! Debbo confidarvi che ieri, in poltrona davanti alla tivù, per un attimo ho temuto che anche Totti potesse esserlo, prostate conoscendo l’ottusità dei regolamenti. Florenzi fu ammonito per quella ottusità, Totti per fortuna non lo é stato, ma solo perché nessun regolamento poteva prevedere una evenienza simile, e quindi per una volta non abbiamo assistito alla prevalenza del cretino (o ottuso) legislatore. La bellezza del calcio, amici miei, é determinata soprattutto dall’imprevedibilità e dall’incomprensibilità. Il calcio artistico è soffocato dal l’esasperazione agonistica: la finezza imprevedibile è sempre più rara. E quindi viva la televisione, che può esaltare tutto ciò che è inaspettato! Qualcuno avrebbe mai previsto l’esplosione di Anderson dopo un anno di noia, o la grandezza di Totti a 38 anni? Ma non si tratta solo di questo, del calcio giocato… Nessun radiocronista, cronista, fotografo o scrittore potrebbe raccontare con la stessa splendida e semplice forza della tivù il bacio di Florenzi alla nonna, in tribuna; o il selfie di Totti col telefonino, in campo. Emozionante anche la meravigliosa immedesimazione che la tivù suscita: così come quel giorno ogni nonna ha desiderato di essere al posto della nonna di Florenzi, ieri ogni giornalista si é chiesto a chi potesse essere dedicato il selfie del più grande calciatore italiano di ogni tempo; e tutti i tifosi della Roma hanno “sentito” che il selfie era dedicato a loro, soprattutto al loro eroe. Quanto alla incomprensibilità, bene ha fatto ieri Mario Sconcerti (grandissimo ogni volta che riesce a schiodarsi dai numeri e dalle statistiche) a dire che il castigo minacciato a Osvaldo per lo scazzo verso Icardi in Juve/Inter é incomprensibile. Davvero Osvaldo sarà ceduto? E allora dovrebbero essere ceduti Muntari e addirittura Cristiano Ronaldo, per simili scenate? Sconcerti ha prudentemente aggiunto: “A meno che noi giornalisti non siamo al corrente di eventuali gravi retroscena”. Ipotesi tutt’altro che trascurabile. Spetta ai giornalisti rivelare i retroscena, se i retroscena ci sono. La televisione non può: è perfetta nel ritrarre la scena, nel retrobottega non può arrivare.
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