“Il calcio conta”, un bel libro di Michele Uva

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Infografiche per valutare il nostro football

Autori: Niccolò Donna, Gianfranco Teotino, Michele Uva
Titolo: Il calcio conta. Annuario di infografiche nel pallone
Casa Editrice: Bur Rizzoli
Città e anno di pubblicazione: Milano, 2014

il calcio contaVista l’importanza del calcio nell’immaginario sociale, soprattutto italiano, il titolo “Il calcio conta” non poteva essere più azzeccato. Ma il titolo non si riferisce soltanto all’importanza del calcio a livello sociale, ai lunedì passati nei bar a parlare delle partite del weekend, o agli sfottò continui sui social network tra tifosi di questa o quella squadra, si riferisce anche e soprattutto ai numeri.
Non scordiamoci infatti che dietro la nostra squadra del cuore c’è una società che deve fare i conti con bilanci, statistiche, guadagni e perdite.
Il libro scritto da Michele Uva, dg della Coni Servizi e della Figc, dal giornalista Gianfranco Teotino e Niccolò Donna (con la prefazione del direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti), fotografa perfettamente lo stato del calcio italiano, i numeri del sistema e quelli delle società non solo italiane, ma anche europee.
Rispetto ad altri libri precedenti, ne “Il calcio conta” viene utilizzato un metodo più innovativo: l’infografica. Un nuovo linguaggio comunicativo, più grafico che testuale, che permette al lettore di focalizzarsi sui punti chiave, sulle informazioni, fornite in maniera semplice e chiara, grazie al contributo di grafici, tabelle e colori. Le quarantadue tavole, brillantemente disegnate, offrono un quadro trasparente del mondo del calcio: dall’economia e finanza alla governance, dalla fiscalità agli stadi, dal pubblico alla televisione, e dai nuovi media al concetto di brand, finendo con una parentesi sul calcio giovanile.
Il confronto che viene fatto con le diverse esperienze internazionali è utile a capire lo stato del calcio italiano. Certo un confronto dal quale non usciamo bene, è evidente infatti il nostro ritardo rispetto al calcio inglese o tedesco, basti pensare che negli ultimi anni il differenziale tra la Serie A e la Bundesliga è costantemente peggiorato. Ma c’è speranza: ci sono solide basi per permettere al nostro calcio di crescere e, se società e istituzioni remeranno nella stessa direzione, arrivare anche a colmare questo gap. Qualche esempio lo abbiamo già visto, come la costruzione dello stadio di proprietà della Juventus, altri ci stanno provando, come la Roma. Insomma le speranze ci sono…
Lo ha detto lo stesso Michele Uva quando il libro è stato presentato al Foro Italico: “Le tavole mettono insieme centinaia di numeri e tabelle. Numeri che non ci portano ad essere allegri, ma ci danno l’opportunità per crescere. C’è speranza e ci sono grandi opportunità”.