Milano, 18 dicembre 2015 – E’ tempo di bilanci per Casta Diva Group, la multinazionale tascabile della comunicazione fondata da Andrea De Micheli e Luca Oddo ormai 10 anni fa.
“Quando siamo partiti nel 2005” affermano De Micheli e Oddo, rispettivamente Amministratore Delegato e Presidente del Gruppo “avevamo chiara la strategia di internazionalizzazione e diversificazione che abbiamo intrapreso e che ci ha permesso negli anni di raggiungere importanti traguardi”.
“A oggi il nostro Gruppo conta 13 sedi nel mondo, due delle quali – Beirut e Montevideo – aperte nel 2015, tre società controllate direttamente Casta Diva Pictures, Egg Events e Bin Jip e una legata a noi da un accordo commerciale, Adacto” proseguono i due.
“Il 2015 è stato un anno importante poiché il Gruppo ha consolidato il fatturato dello scorso anno di 25 milioni di Euro – con un Ebitda (MOL) intorno all’8% confermandosi una delle realtà leader nel settore. Sono andate molto bene le sedi di Milano, Istanbul, Praga, Londra e Buenos Aires seguite da Los Angeles e Cape Town”.
“Una ventina di nuovi clienti ci hanno dato fiducia e la community internazionale della comunicazione ci ha consacrato tra le migliori case di produzione al mondo assegnandoci ben 32 premi tra i quali: un oro a EPICA Awards (categoria Viral Films), due bronzi a Cannes Lions International Festival Of Creativity (categorie PR e Promo&Activation), due bronzi e una menzione come “Finalist” a LIA – London International Awards 2015 (categoria Web Services e Live Events)” continuano De Micheli e Oddo.
“Chiudiamo quindi un anno di grandi soddisfazioni, ma che ci conduce a un 2016 che si prospetta ancora più interessante. Abbiamo tanti progetti in cantiere: dal punto di vista della produzione il nuovo film di Marco Bechis e uno show televisivo, sui quali il nostro reparto cine e tv stanno già lavorando; dal punto di vista societario stiamo valutando alcune opportunità di acquisizione. Abbiamo i mezzi e la volontà per crescere sia per linee interne sia attraverso acquisizioni, in Italia e all’estero. Sul nostro tavolo ci sono alcuni dossier e pensiamo di chiudere una o più operazioni” concludono i due.