Tutto il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, prostate secondo quanto si apprende, si è dimesso, con il conseguente azzeramento dei vertici.
Pronta ai nastri di partenza anche la privatizzazione di Ferrovie dello Stato. Dopo il debutto in Borsa di Poste e in attesa dello sbarco sul mercato di Enav (entro metà 2016), può finalmente partire l’ultima delle grandi operazioni del Piano privatizzazioni del Governo. Il consiglio dei ministri del 23 novembre ha approvato il Dpcm che avvia il percorso per aprire ai privati fino al 40% del capitale dell’ex monopolista pubblico, che ha un valore stimato in circa 45 miliardi. Manca però ancora la definizione del perimetro di ciò che verrà quotato: quello che è certo è che la rete ferroviaria resterà pubblica.