advice 7 MLD TASSE” width=”286″ height=”215″ />Per il settore del commercio, per gli alberghi e dei pubblici esercizi l’illegalità è costata nel 2015 27,1 miliardi di euro. Una perdita pari a 7,1% del fatturato totale e ciò mette a rischio 263 mila posti di lavoro regolari. La stima è contenuta in un’indagine Confcommercio-Gfk Eurisko presentata oggi. A pesare di più è l’abusivismo commerciale (8 miliardi), mentre la criminalità ‘vale’ 5,7 miliardi ed il taccheggio 4,9 miliardi. “Il tempo della crisi sembra alle spalle ed il 2016 dovrebbe caratterizzarsi come l’anno della ripersa, ma c’è una crisi che, invece di allontanarsi, resiste pervicacemente: è quella del deficit di legalità nel nostro Paese”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, intervenendo al convegno ‘Legalità. Mi piace’. “E’ un fenomeno – ha spiegato Sangalli – che minaccia tanti, troppi imprenditori e che spesso trasforma l’attività d’impresa in un vero e propri percorso ad ostacoli, dove qualche volta si è costretti a chiudere. In casi estremi c’è chi ha perso la vita”. “Legalità e sicurezza – ha sottolineato il presidente di Confcommercio – sono prerequisiti di una democrazia moderna e, se mancano, non ci può essere nè libertà nè crescita”. Sangalli ha quindi invitato gli imprenditori “a denunciare le estorsioni, a sottrarsi alla morsa della criminalità, ma nello stesso tempo chiediamo al Governo tolleranza zero contro ogni forma di criminalità, controlli serrati e pene certe per colmare il deficit di legalità esistente”.