(di Irene Greguoli Venini, pills Italia Oggi) I giocattoli devono sviluppare la creatività e la manualità dei bambini: è la filosofia di Quercetti. L’azienda torinese continua a credere in prodotti classici, order completamente made in Italy, online come i famosi chiodini colorati da inserire in una tavoletta traforata per creare immagini, oltre alle costruzioni e alle piste per le biglie.
Anche se oggi, per crescere, occorre spingere ancor più sull’estero: l’impresa, arrivata al 65esimo compleanno e alla seconda generazione della famiglia che l’ha fondata (e da cui prende il nome), nel 2014 ha fatturato 9 milioni di euro, con un peso del 68,8% dell’export sulle vendite, mentre per quest’anno si prevede di chiudere a +3%.
Il mercato dei giocattoli intanto, dopo 4 anni di contrazione, nei primi 8 mesi del 2015 (che rappresentano circa il 40% del giro d’affari totale) mostra segnali positivi in Italia con una crescita del 7,8% a valore. «Le aspettative per il periodo natalizio sono quindi positive», osserva Stefano Quercetti, a.d. dell’omonima azienda (che guida insieme ai fratelli Andrea e Alberto), le cui radici affondano nel 1950 quando il padre Alessandro, progettista e realizzatore di giocattoli, decise di mettersi in proprio, lanciando poi nel 1953 i chiodini. L’idea di base del gioco di origine francese era realizzare disegni su una tavoletta traforata di cartone utilizzando fiammiferi in legno con la capocchia in cera colorata. Quercetti ne intuì le potenzialità e lo brevettò in Italia, realizzando in plastica i chiodini (con testa semisferica) e la tavoletta.
«Il prodotto che ci identifica è il chiodino: alla versione classica, si è affiancata un’evoluzione, chiamata Pixel art, che consente di realizzare qualunque immagine; si può anche caricare una propria foto sul nostro sito e noi mandiamo una guida da stampare e posizionare sulla tavoletta; inserendo i chiodini, si crea l’immagine desiderata che sembra una vera fotografia».
Tra le altre proposte su cui l’azienda punta per seguire il mercato ci sono le costruzioni delle piste per le biglie. «La gamma dei nostri prodotti copre le fasce d’età che vanno da uno a 14 anni, con una concentrazione maggiore nell’età prescolare», osserva Quercetti, che è anche presidente di Assogiocattoli
L’intero ciclo produttivo dell’impresa avviene nella Penisola. «Non abbiamo mai delocalizzato nessuna fase», racconta l’a.d. dell’azienda. «Sul nostro fatturato l’export pesa in modo importante. Esportiamo in molti paesi tra cui la Cina, l’America, il Giappone, l’Europa, da quest’anno anche in Marocco, Tunisia, Sud Africa». Il 68% dei volumi è realizzato all’interno della Unione Europea, il 32 % negli altri paesi.
Per quanto riguarda la distribuzione, in Italia circa il 40% dei volumi è dovuto alla grande distribuzione organizzata, ma è importante la presenza anche nei punti vendita tradizionali. All’estero la distribuzione avviene tramite un network di importatori e distributori. «A ciò si affianca il canale web che ha registrato una crescita consistente: l’Italia sta seguendo quanto accade negli altri paesi europei dove la parte online pesa per più del 10% del giro d’affari», conclude l’a.d.
Quercetti rilancia con l’export
