La montagna che sovrasta Letojanni è scivolata sulla corsia a monte, ma detriti sono fini anche sull’altra direttrice che da Catania conduce a Messina. Fonti della Protezione Civile fanno sapere che sono in corso dei sopralluoghi per tentare di aprire al più presto possibile la corsia che costeggia il mare.
La decisione è stata assunta dopo un vertice in Prefettura a Messina a cui hanno partecipato i rappresentati del Consorzio autostrade siciliane, quelli delle forze dell’ordine e gli esperti della Protezione civile.
Nello stesso incontro è stato anche deciso di dirottare “provvisoriamente il traffico veicolare in transito sulla SS 185 di Sella Mandrazzi che collega Barcellona a Giardini-Naxos, con ingresso a Giardini per i mezzi provenienti da Catania e con ingresso a Barcellona P.G. per i mezzi che provenendo da Messina e da Palermo siano diretti a Catania”.
La misura è stata necessaria per dare respiro alla Statale 114, l’orientale sicula che attraversa tutti i paesi del litorale jonico, andata subito in tilt dopo la chiusura dell’A18. Oltre agli automobilisti e agli autotrasportatori, già messi a dura prova dall’interruzione della Palermo- Catania, a soffrire maggiormente sono ci cittadini di Letojanni, Sant’Alessio, Roccalumera e Santa Teresa Riva e Furci Siculo rimasti intrappolati dall’incredibile mole di traffico che si è riversata nelle loro città.
Quello che è stato più volte (e da più parti) puntualizzato è che ‘l’autostrada sarà riaperta solo quando le condizioni di sicurezza saranno garantite’ per il transito degli autoveicoli. Domani sul luogo della frana arriverà l’assessore regionale al Territorio, Maurizio Croce.
La Sicilia in questo momento è tagliata in tre parti: dopo il cedimento del viadotto Himera sulla Palermo-Catania che ha spezzato l’asse Est-Ovest, adesso con la frana che ha invaso la A18 è interrotta anche la verticale Nord-Sud.