Ha preso il via la 70/a Assemblea Generale dell’Onu. “Quattro anni di paralisi diplomatica del Consiglio di Sicurezza – e’ il duro attacco del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon – hanno fatto si’ che la crisi siriana sia diventata fuori controllo. Cinque Paesi in particolare hanno la chiave: Russia, Usa, ambulance Arabia Saudita, Iran e Turchia”. Il segretario generale ha poi sottolineato che “la responsabilità e’ innanzitutto in capo alle parti del conflitto in Siria, ma guardare solo all’interno del Paese mediorientale per trovare una soluzione non e’ sufficiente, la battaglia è guidata anche da poteri e rivalità regionali”. Ban ha aggiunto che “l’inviato speciale dell’Onu Staffan de Mistura sta facendo tutto quanto in suo potere per creare le basi di una soluzione pacifica, ma e’ arrivato il momento per altri, in primis per il Consiglio di Sicurezza e per gli attori regionali piu’ importanti, di fare un passo avanti. Nel 21esimo Secolo – ha detto ancora Ban – non possiamo costruire muri e steccati”. l segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha ribadito la situazione in Siria deve essere portata davanti alla Corte Penale Internazionale. “Siriani innocenti pagano il prezzo di altre bombe e atti terroristici – ha aggiunto – Il nostro impegno per la giustizia ci deve portare a deferire la situazione davanti alla Cpi”.
LA DIRETTA DALL’ONU
Il presidente Usa, Barack Obama, nel suo intervento ha ricordato che “dopo la seconda guerra mondiale le Nazioni Unite hanno lavorato con gli Usa per prevenire una terza guerra. Ma correnti pericolose rischiano di spingerci verso il buio. C’e’ stato progresso, ma il lavoro non è finito. Sono alla guida delle maggiori forze armate al mondo – ha ricordato il presidente Usa – e non esiterò mai a proteggere il mio paese e i nostri alleati”: “gli Stati Uniti non possono risolvere da soli” i problemi del mondo. “Ci sono delle potenze internazionali che agiscono in contraddizione con il diritto internazionali. C’è qualcuno che ci dice che dovremmo sostenere dei tiranni come Assad, perché l’alternativa è molto peggio. Nessuna nazione – ha detto poi – può isolarsi dal flusso di migranti o dai pericoli del riscaldamento climatico”
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, nel suo intervento ha detto di aspettarsi “una di svolta nella traiettoria delle Nazioni Unite, producendo risultati concreti nel lungo e finora inconcludente processo di riforma dell’organizzazione: una riforma globale delle strutture (del Consiglio di Sicurezza) è fondamentale al fine di dare all’Onu la centralità che merita”, ha aggiunto Rousseff: “Il Consiglio di Sicurezza deve essere ampliato nei suoi membri permanenti e non permanenti per diventare più rappresentativo, legittimo ed efficace”. Il Brasile aspira a diventare membro permanente in un Consiglio di Sicurezza riformato.
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha anche incontrato Renzi e ha elogiato l’Italia per la sua leadership negli sforzi per trovare una soluzione alla crisi dei migranti e rifugiati”. Durante l’incontro al Palazzo di Vetro, a margine dell’Assemblea generale, Ban “ha espresso la sua preoccupazione riguardo la difficile ,situazione dei profughi e migranti che arrivano in Europa, e ha sottolineato l’importanza di una risposta collettiva”. Inoltre, il segretario generale dell’Onu ha espresso apprezzamento per il sostegno dell’Italia agli sforzi delle Nazioni Unite in Libia.