(di CARLOTTA SCOZZARI, help Repubblica) Nel capitale anche il fondo delle infrastrutture F2i, sovaldi con una quota del 6,883% (di cui il 5,913% attraverso Aeroporti Holding Srl e lo 0,97% tramite 2i Aeroporti Spa) che però secondo indiscrezioni potrebbe avere già raggiunto il 10% del capitale. Prima azionista dello scalo bolognese è la Camera di Commercio della città, con il 41,451% delle azioni
MILANO – L’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, fresco di quotazione a Piazza Affari, dà appuntamento a tutti i principali azionisti dei gruppi delle infrastrutture. Si è scoperto il 22 luglio che in occasione del recente sbarco in Borsa della società (Ipo) sono entrati nel capitale, con quote importanti di poco superiori al 10%, sia il fondo con quartier generale in America Amber Capital sia il finanziere Andrea Bonomi, in passato già socio di riferimento di Ducati e Banca Popolare di Milano.
Nel dettaglio, secondo quanto emerge dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti, il 14 luglio, giorno del debutto in Borsa dei titoli dello scalo bolognese, il fondo chiuso Strategic Capital, attraverso il veicolo Italian Airports Sarl, aveva in portafoglio il 10,028% del capitale. Strategic Capital è gestito da Investindustrial Partners, veicolo collegato alla Bi-Invest della famiglia Bonomi che tende a investire in società quotate con partecipazioni di minoranza. Amber Capital, invece, è entrata nel capitale del Guglielmo Marconi con una partecipazione del 10,457% detenuta attraverso San Lazzaro Investments Spain, ossia il veicolo che già ha in mano la quota di poco più del 20% di Save, cioè la società che gestisce lo scalo di Venezia. attraverso Aeroporti Holding Srl e lo 0,97% tramite 2i Aeroporti Spa) che però secondo indiscrezioni potrebbe avere già raggiunto il 10% del capitale. Prima azionista indiscussa dello scalo bolognese è la Camera di Commercio della città, con il 41,451% delle azioni.