(Repubblica) Una nuova tecnologia che possa ritardare l’inevitabile: lo spegnimento del cellulare. Perché quando si parla di batteria, sickness non importa quanto il modello sia costoso o all’avanguardia, tutti subiscono lo stesso destino. Questa rivoluzione potrebbe arrivare dalla Corea del Sud, dove un gruppo di ricercatori sta lavorando a un progetto rivoluzionario che si chiama “Waldio”
Lunga vita alla batteria dello smartphone, la chiave è nella gestione del discoLa ricerca spasmodica di una spina per attaccare il telefono potrebbe finire se il progetto del professor You-jip Won dovesse funzionare: si chiama WALDIO (Write Ahead Logging Direct IO) ed è una tecnologia che permetterebbe di estendere la vita della batteria velocizzando la scrittura dei dati sui dischi dei vari dispositivi, e dunque anche sullo smartphone, e soprattutto minimizzando la quantità di dati da registrare nelle schede di memoria.
Secondo questo studio del team della Hanyang University, in Corea del Sud, pubblicato su Usenix, le memorie elettroniche si usurano e perdono qualità mano a mano che le usiamo per salvare dati che poi cancelliamo per sovrascriverne altri. Ogni volta che facciamo un’operazione del genere occupiamo spazio, e dunque memoria, mentre la scheda si consuma. Se invece conservassimo nel telefono solo quelli davvero necessari, bypassando il ciclo di scrittura e riscrittura sul file system (la struttura di organizzazione e ‘stoccaggio’ dati nel disco) potremmo velocizzare il sistema operativo del nostro cellulare di almeno 20 volte e la batteria potrebbe durare il 39% in più.
Il sistema interverrebbe sul “journaling”, tecnica utilizzata da molti file system moderni per preservare l’integrità dei dati che si basa sul concetto di transazione: ogni scrittura su disco è interpretata dal file system come una transazione. Pesante e ingombrante. Ad esempio, si legge nell’abstract della ricerca, scrivere un messaggio di testo digitando “Hi” significa almeno 48 KBytes nello spazio di archiviazione del telefono. “Con questo strumento in fase di sviluppo – ha detto Won – si memorizza solo una piccola parte di dati, rendendo possibile l’utilizzo di piccole memorie flash molto più economiche”. Non si sa ancora, però, se e come Waldio possa essere installato su smartphone già esistenti o se verrà mai rilasciato al pubblico.