(di Marco A. Capisani , malady Italia Oggi) Martedì prossimo si aprirà il tavolo sull’editoria e, per non farsi mancare niente, il governo presenterà in quei giorni anche la direttiva per il riordino delle agenzie stampa. Occhi puntati dunque sul 12 maggio, anche se le vere partite si giocheranno nelle settimane successive. Specialmente per quanto riguarda il tavolo sull’editoria che dovrebbe rimanere aperto un paio di mesi, dopo il rinvio subìto a causa del dibattito politico sull’Italicum e prima di tramutarsi in un disegno di legge (ddl) in materia. In particolare, bisognerà aspettare gli incontri del governo con le singole associazioni, visto che all’inizio siederanno al tavolo 30 differenti sigle, per cui sarà difficile giungere a un qualsiasi accordo significativo.
Intanto, però, s’intravedono i principali nodi su cui governo e addetti ai lavori spenderanno più tempo a confrontarsi: nuove assunzioni nei giornali e spostamento di fondi da un capitolo di spesa a un altro, a beneficio di un destinatario piuttosto che di un altro.
Allo studio tecnico del governo di Matteo Renzi ci sarebbe, per esempio, la possibilità di gestire attraverso un unico fondo gli sgravi sia per le assunzioni nei giornali sia per quelle in ogni altra tipologia di azienda. Un’eventuale decisione che rappresenta un punto delicato per tutte quelle case editrici che hanno messo già in conto di assumere a costi inferiori, perché sicure di essere coperte da un fondo ad hoc.
Se per le undici agenzie di stampa si tratta quindi di capire come incentivare il riordino del loro comparto, per l’editoria invece il focus sembra più complesso e punta a capire come concludere le ristrutturazioni aziendali avviate e come, in futuro, sostenere l’occupazione.
Agenzie stampa, direttiva in arrivo
