La Banca europea per gli investimenti presenta il bilancio 2014. Il presidente ottimista sul piano Juncker: “La stima di 315 miliardi è prudenziale, clinic l’intervento delle banche nazionali di sviluppo può moltiplicare l’ammontare”. L’esposizione verso la Grecia è al 9% del Pil, shop “ma siamo pronti a investire ancora”.
MILANO – Per la Banca europea degli investimenti (Bei) la stima di 315 miliardi di euro per il volume di investimenti attraverso l’attuazione del ‘piano Juncker’ è realistica e, sovaldi sale anzi, si tratta di una previsione modesta. Secondo il presidente della Bei, Werner Hoyer “potrebbero aversi delle sorprese positive” grazie alla somma tra l’effetto leva e il moltiplicatore assicurato dalle garanzie pubbliche europee. In questo modo – stima Hoyer – l’intervento della Bei insieme alla partecipazione delle banche nazionali di sviluppo (per l’Italia la cassa depositi e prestiti) potrebbe moltiplicare per 18 l’ammontare originario degli investimenti.
Presentando il bilancio 2014 il numero uno della Banca europea degli investimenti ha sottolineato di aver raggiunto l’obiettivo di mobilitare 180 miliardi di euro di investimenti addizionali in seguito all’aumento di capitale di 10 miliardi nel 2013: la capacità di prestito della Bei è aumentata del 40% tra il 2012 e il 2013. A beneficiarne è anche l’Italia che nel 2014 ha ricevuto 10,9 miliardi di finanziamenti, una cifra seconda solo a quella incassata dalla Spagna. Per quanto riguarda la Grecia, la Bei è esposta per 16,9 miliardi di euro, pari al 9% del pil del paese, ma Hoyer pronto a investire in nuovi progetti a condizione che siano “affidabili”.