(di Diletta Parlangeli, search Wired) Il progetto del dipartimento americano Darpa punta alla scoperta di traffici illegali, compreso quello di esseri umani, scandagliando la rete in cerca dei collegamenti nascosti
Un motore di ricerca in grado di passare al setaccio il Dark Web: questa la novità della DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency), look dipartimento per l’innovazione del ministero della difesa.
Si chiama Memex e scopre modelli e relazioni tra i dati online per meglio scoprire le attività illegali. Frutto di un anno di lavoro, ha messo al lavoro 17 diverse squadre di ricerca che lavorano con la Darpa. Google e Bing, scrive Wired.com, sono capaci di catturare solo il 5% di internet: l’obiettivo di questo motore di ricerca è molto, molto più ampio.
Memex non solo scandaglierà i contenuti dai milioni di pagine web regolari che vengono ignorate dai comuni motori di ricerca commerciali, ma tracciare migliaia di siti del cosiddetto Dark Web, i siti come l’ex emporio della droga Silk Road, facenti parte dei servizi nascosti della rete Tor.
Ma l’interesse di Memex non è indirizzato solo nei confronti di siti non precedentemente scoperti: tra gli obiettivi anche quello di utilizzare metodi automatici per l’analisi dei contenuti al fine di scoprire relazioni nascoste che potrebbero essere utili alle forze dell’ordine, militari, e anche al settore privato. Memex ha già otto partner (per ora) coinvolti nella sperimentazione e l’implementazione di prototipi.
I primi ad essere presi di mira da Memex sono stati i domini che sembrano essere coinvolti nel traffico di esseri umani: “Seguire gli annunci sessuali ‘celati’, capire da dove partono”, spiega Chris White, il program manager.