Nel nuovo piano strategico, indica Caio, “ci sarà una rimodulazione delle tariffe: i cittadini – ha spiegato – sono abituati a pagare meno per consegne meno veloci e a pagare di più per consegne più veloci. Noi siamo operatori di mercato e adeguiamo l’offerta al mercato”. Quanto al personale, l’ad ha escluso licenziamenti, mentre “prosegue il programma di uscita agevolata iniziato nel 2010”. Sono previste invece 8mila assunzioni, di cui il 50% tra giovani laureati e nuove professionalità. Inoltre il piano prevede la riqualificazione di 7mila persone, “per rispondere alle mutate esigenze del mercato”.
Logistica e Servizi postali, pagamenti e transazioni, risparmio e assicurazioni sono le tre aree principali di sviluppo del piano Caio. Il progetto prevede, tra l’altro, una forte crescita nella logistica pacchi con l’obiettivo di una quota di mercato superiore al 30% nel segmento business to consumer; lo sviluppo della piattaforma dei pagamenti digitali, da 20 a 30 milioni di carte di pagamento; con riferimento al risparmio in italia, una raccolta in crescita da 420 a più di 500 miliardi di euro. In arrivo anche un ridisegno dell’offerta finanziaria: Poste Italiane punta infatti a collocare prodotti finanziari “un pò più rischiosi”, ma con rendimenti che i titoli tradizionali non possono più garantire. “La nostra sfida – ha detto – è quella di farci carico di portare ad ampie fasce di mercato prodotti finanziari un pò più rischiosi ma che consentano alle famiglie di mettere a budget rendimenti che i titoli tradizionali non danno più” in “un mondo a tasso zero”.