Il caso è stato depositato all’inizio di dicembre alla corte distrettuale di Mannheim, e la denuncia punta il dito contro tutti gli smartphone e i tablet che utilizzano il sistema operativo Android, inclusa l’ultima versione. Tra i dispositivi direttamente citati ci sono gli smartphone Nexus 5 e Nexus 6, il teblet Nexus 9, il portatile Chromebook e il dispositivo wi-fi Chromecast, utilizzato per lo streaming video ai televisori Hdmi.
Oltre al codec H.264, nella denuncia viene incluso anche ilformato VP8, che è un’evoluzione dell’H.264 di proprietà di Google e sta affiancando il codec precedente su YouTube: la Max Sound ha chiesto di ricevere parte dei profitti e un risarcimento danni per ciascun video visualizzato in streaming dagli utenti tedeschi in uno qualsiasi dei due formati.
Azioni legali simili sono già state intraprese dalla stessa società negli Stati Uniti, di cui una ad agosto contro Google in California. Inoltre, all’ultima Ifa di Berlino la Max Sound ha cercato di bloccare le vendite di alcuni prodotti Android. Gli altri procedimenti legali sono ancora in corso, e in Germania la decisione della corte è attesa al massimo in un anno. Si stima che, se Google perdesse la causa, il risarcimento potrebbe essere dell’ordine dei milioni di euro, ma per ora BigG non ha diffuso commenti ufficiali.