LANZA ACCUSA “LOIERO PESSIMO POLITICO CHE SPRECA GLI EVENTI”
“Un errore presentargli Lucio”
Outing dell’autore tv Cesare Lanza che spara a zero su Agazio Loiero.
Cesare Lanza, 64 anni, cosentino, giornalista e autore televisivo, amico per la pelle di Lucio Presta e vicino a grandi personaggi del mondo della televisione come Paolo Bonolis, Paola Perego, Mara Venier… Martedì sera lo abbiamo visto in prima fila al Teatro Rendano e, successivamente, lo abbiamo incontrato per chiedergli i retroscena della tournèe in Calabria di Roberto Benigni. Da Lanza arriva uno sfogo freddo e duro, da calabrese verace, sanguigno.
Lanza, perché le inattese polemiche? Come si spiegano?
Partiamo dal principio: la prima e nuova, attesissima – dopo tredici anni! – tournèe in tutta Italia di quell’autentico genio del teatro, a livello mondiale, che è Roberto Benigni. Tutte le città italiane lo volevano e si disputavano il suo debutto. Così Lucio Presta, cosentino come noi, e produttore del tour che si concluderà a maggio, patriotticamente ha proposto a Benigni di partire da Cosenza, e poi da Catanzaro e Reggio Calabria. Roberto ha accettato con entusiasmo, per il forte legame intellettuale – come ha spiegato sul palcoscenico – che sente verso le nostre grandi tradizionali culturali. Però…
Presta meritava un riconoscimento per questa generosa preferenza accordata a Cosenza e alla Calabria con ben tre serate, le prime tre! Invece: contestazioni, pettegolezzi e critiche… Una incomprensione assurda, una vergogna.
Una parola forte: spieghi bene…
Nei desideri di Presta, quella cosentina doveva essere la serata più bella. Invece abbiamo scoperto che la città si è sentita esclusa…
E’ così, purtroppo.
Vediamo perché. Il teatro Rendano dispone di ottocento posti circa. Non è colpa dei cosentini, ma neanche di Presta, se non esiste una struttura più ampia. E a questo punto Lucio, sbagliando, ha fatto un regalo alla sua città: tutti invitati, fino a riempimento del teatro.
Ha sbagliato…?
Sì: per troppo amore. Doveva essere meno generoso e fare anche la “prima” a pagamento: così, al rendano, sarebbe entrato chi acquistava il biglietto…gli altri fuori, per necessità logistica!
E invece?
Invece Presta ha regalato la “prima” alla sua città. Ha tenuto per sé una cinquantina di posti per gli ospiti arrivati appositamente in Calabria, un centinaio li ha dati direttamente a scuole e università. Tutti gli altri, alle istituzioni! Regione, Provincia, Comune… Da qui, la vergogna!
Perché?
C’era da aspettarsi che la massa di quei settecento biglietti disponibili fossero distribuiti,dalle Istituzioni, con criteri di equità, a varie rappresentanze sociali. Invece, sono finiti – a giudicare dalle polemiche – a parenti dei politici, vicini di casa, portaborse, compari e comparucci…
Quindi, è giustificata la protesta?
Sì. Ma la responsabilità deriva dagli egoismi di chi si è trovato a disporre di questo Privilegio.
Parole dure, verso la classe politica. E non si poteva allestire un megaschermo?
Certo. Ma non spettava certo a Presta anche questo onere! Il sindaco di Cosenza, è un’ottima persona… La grande delusione arriva dal presidente della Regione, Agazio Loiero, un abile affabulatore, un pessimo politico – di scarso coraggio. Uno che pensa soprattutto a se stesso. Lo conosco da lustri: era un discreto giornalista, ha una certa cultura, scrive in buon italiano… Ma, politicamente, una vera delusione. Ho toccato con mano.
Che vuol dire?
Diamine, da due anni, cinicamente, mi fa perdere tempo. Per il mio progetto di organizzare in Calabria, sede centrale a Cosenza, un Festival internazionale della televisione. Sia chiaro: avremmo avuto bisogno non certo di finanziamenti, ma solo della collaborazione che molte altre regioni italiane sarebbero felici di dare. Strutture, locali, permessi, sveltimenti burocratici…
E invece?
Per far questo, bisognava rimboccarsi le maniche…capire l’opportunità, coordinare le forze politiche, lavorare… In due parole, saper amministrare! Oppure, avere il coraggio di dire: no, non ci interessa!
Sento molta amarezza…
Sì, anche perché ho commesso l’errore di presentare Loiero a Lucio Presta e, per amore di Cosenza, spingere il mio amico a proporre a Benigni di partire dalla Calabria. E Loiero, che in questo caso non aveva bisogno di muovere un dito, ma solo di far passerella e fotografie con un personaggio popolare, grandioso come Benigni, lo avete visto tutti: felice e onnipresente.
Come finirà?
A Loiero voglio ricordare una massima di un politico grande e vero, Abramo Lincoln: si può fare fesso uno tutte le volte e tutti una volta…Ma è impossibile fare fessi tutti tutte le volte.
E il Festival?
Alla larga dai furbi. Lo faremo in un’altra regione e purtroppo la Calabria non avrà molti posti di lavoro e neanche la valorizzazione internazionale che un’iniziativa del genere porta con sé.
Calabria Ora 25-11-06