Il progetto, che prevede investimenti crescenti nei prossimi 9 anni (circa 2 milioni all’anno), dovrebbe portare alla creazione di una vera e propria start up entro 12 mesi. L’obiettivo è di diventare una share facility – una fabbrica condivisa – al servizio delle imprese e facilitare così il trasferimento tecnologico in uno dei settori nascenti della manifattura mondiale.
La chiave di tutto è il grafene, un foglio bidimensionale dello spessore di un atomo di carbonio, isolato nel 2004 e che nel 2010 ha portato il Nobel ai suoi scopritori. Questo materiale oggi è paragonabile ad un diamante tecnologico le cui applicazioni sono molto costose.
L’idea alla base del progetto dell’Iit vuole rendere questo prodotto più disponibile e a basso costo. Invece che come foglio di cristallo il grafene verrebbe usato come inchiostro (brevetto Iit) integrato con altri materiali. Questo consente di unire le proprietà del grafene – resistenza, leggerezza, flessibilità, elevata conduzione elettrica e di calore, proprietà antigraffio e antibatteriche, biocompatibilità – a materiali già ampiamente utilizzati, ampliandone potenzialità e funzionalità, con un costo contenuto, senza rinunciare alle prestazioni. In forma di inchiostro il grafene può essere utilizzato nel 3d printing riducendo i costi di produzione.
Una delle prospettive più interessanti è quella dei compositi, dove il grafene potrebbe essere mischiato con altri polimeri (plastiche, polistirolo, anche biodegradabili, come uno dei recenti brevetti dell’Iit) per realizzare materiali isolanti nell’edilizia, protezioni e scudi nell’abbigliamento, schermi flessibili, elettronica tradizionale (batterie) e organica, integrata con fibre di carbonio e kevlar per strutture resistenti e leggere (telai per il settore automobilistico e aereospaziale). Un primo nucleo di imprese (Thales, Solvey, Dyers, Directa plus, Tiberlabs, Nokia, Gewiss, Momo Design, Baldassarri cavi) sta già sviluppando prototipi, sotto contratto di esclusività. Sul fronte della ricerca, con Singapore è stato appena siglato un accordo strategico per la creazione di una scuola di dottorato congiunto. Primo passo per la creazione di una piattaforma di trasferimento tecnologico verso il Sudest asiatico.