“QUANDO BERLUSCONI ERA BERLUSCONI” il nuovo libro di Gigi
Moncalvo (sottotitolo: “Questo libro prova attraverso i segreti del Cavaliere,
svelati da lui stesso, che Matteo Renzi è una sua creatura”) esce oggi su
Amazon e vuole rispondere ad interrogativi quanto mai attuali: Matteo Renzi
è stato davvero “clonato” dal Cavaliere?“
Dopo aver tentato inutilmente di farmi sequestrare il mio libro “Berlusconi in
Concert” – contestando non la veridicità del contenuto ma il fatto che rivendicasse il 50% dei diritti d’autore sostenendo di avermi fornito la materia prima per scriverlo – e dopo averlo reso introvabile qualche anno fa, alla vigilia delle prime elezioni cui si candidò, questa volta l’ex-Cavaliere si troverà di fronte, grazie alle sue stesse parole e agli episodi raccontati in quel libro e paragonati con quanto accade oggi, alle “prove” che Renzi è una sua creatura”. “Quando Berlusconi era Berlusconi” è il nuovo libro di Gigi Moncalvo in cui si dimostra che Matteo Renzi è davvero una “invenzione” di Berlusconi, un suo “clone”, il prodotto più perfetto che sia mai stato progettato, studiato, costruito e messo a punto nella villa di Arcore.
Nel volume, in vendita da oggi su Amazon, si dimostra che le uniche differenze tra Berlusconi e Renzi sono solo due: l’età e il fatto che il primo è meno ricco del secondo. Almeno per il momento… A dimostrare mille analogie, e il fatto che Renzi sia il “figliuol prodigo” dell’ex-Cavaliere non ci sono solo i fatti più evidenti, più evidenti come l’appoggio incondizionato e adulatorio e la messa a disposizione del premier delle Tv e dei giornali di Berlusconi, con in testa Barbara d’Urso e Maria de Filippi in Costanzo. L’atteggiamento entusiastico che i TG e i media dell’impero Berlusconi hanno avuto nei confronti di Renzi fin da quando è comparso in scena è l’aspetto più evidente della perfetta simbiosi tra i due.
Ma come è potuto accadere che proprio il segretario del PD abbia rimesso in gioco l’ex-Cavaliere, e ne abbia accettato i voti determinanti per tenere in piedi il proprio governo, proprio mentre l’anziano leader di “Forza Italia” si era già incamminato lungo il viale del tramonto con Dudù al guinzaglio e Francesca Pascale al suo fianco, in attesa dell’arrivo di Vladimir Luxuria? Moncalvo spiega le ragioni per cui Matteo Renzi piaccia tanto, non solo a Berlusconi, ma a molti settori della destra italiana, e dei suoi “intellettuali”. Con l’unica evidente eccezione di Pietrangelo Buttafuoco che ha accostato con ironia il renzismo “al fascismo dove lo smartphone è il manganello, Twitter è l’olio di ricino, la camicia bianca va in luogo della camicia nera”.
Il libro di Moncalvo – autore di due fortunati volumi sulla saga della Famiglia Agnelli (“I Lupi e gli Agnelli” e “Agnelli Segreti”) spiega anche perché il presidente del consiglio definisce la “fuga” della Fiat a Detroit come un “grande esempio”, e va a stringere le mani agli operai americani della FCA che portano via il lavoro a chi è in cassa integrazione perenne negli stabilimenti italiani dell’ex- FIAT. Una delle parti più curiose del libro è rappresentata dalle fotografie del primo matrimonio di Berlusconi con Carla Dall’Oglio, la mamma di Marina e di Pier Silvio, detto “Dudi”, quando ancora non si profilava all’orizzonte il cagnolino più noto d’Italia, “Dudù”.
“Queste fotografie – fatte scomparire dall’ex-Cavaliere – inducono a molte
riflessioni, la più importante delle quali è la seguente: come è possibile, vista la modestia e la “normalità” di quella festa di matrimonio, pochi anni dopo Berlusconi fosse già uno dei più ricchi d’Italia?
“Nel libro – aggiunge Gigi Moncalvo – si spiega anche, calcoli alla mano, come, grazie alla politica, si possono azzerare duemila miliardi di lire di debiti, e aumentare di 18 volte il proprio patrimonio arrivando a oltre 6,5 miliardi di euro. Dal punto di vista patrimoniale (e matrimoniale) si spiega anche come Berlusconi aveva tentato di “fregare” Veronica Lario, privilegiando Marina e Pier Silvio nella determinazione delle quote del patrimonio famigliare e della futura eredità”. Tra le molte curiosità del libro c’è anche un articolo del 1985 di Giorgio Bocca – che in quel periodo collaborava con un programma alle Tv dell’allora Fininvest – in cui spiegava e anticipava che ad Arcore c’era il “bunga bunga”. E, inoltre, un inedito episodio raccontato da Gigi Moncalvo di quella volta in cui, inviata all’estero con Giorgio Medail per il programma “TeleMike”, l’allora aspirante giornalista Michela Brambilla comprò una capretta in Indonesia da dare in pasto a un varano filmando con la troupe di “Canale 5” tutta la scena.
I TITOLI DEI CAPITOLI
Introduzione: Tra Berlusconi e Renzi è meglio la copia o l’originale?
I DIECI COMANDAMENTI DI BERLUSCONI
1 – QUANDO AGNELLI SI COMPRO’ LA SAMPDORIA
2 – UN UFFICIO ANCHE SULL’ELICOTTERO
3 – BIAGIO AGNES: “BERLUSCONI? CHILLO A’DDA’MURI’…”
4 – IL SOLE IN TASCA
5 – LA PROVA CASSETTO
6 – LA FORTUNA DI CHIAMARSI SILVIO BERLUSCONI
7 – “IL MIO CARO, VECCHIO, GENEROSO, TORMENTATO, GRANDE MILAN”
8 – “LA RAI FA SPENDERE, NOI FACCIAMO VENDERE”
9 – IL PRINCIPIO DELLA ZIA MARINA
10 – “IL MIO SEGRETO PER VENDERE CASE
11 – IL TG SECONDO BERLUSCONI
12 – A LEZIONE DA THOMAS MORE
13 – UNA TASK-FORCE CHIAMATA “PUBLITALIA
14 – UNA ROSA ROSSA PER LE COMMESSE STANDA
15 – LA FILOSOFIA BERLUSCONI
16 – I SEGRETI PER VENDERE PUBBLICITA’
17 – “RIPASSATE FINO ALL’ULTIMO, ANCHE SULL’ASCENSORE
18 – L’UOMO CHE VUOLE PUO’ DIVENTARE ANCHE RE