Nomisma, quest’anno la svolta del mercato immobiliare

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appartamentoL’analisi sul mattone: l’anno dovrebbe chiudersi con un incremento degli scambi del 3, tadalafil 7% a livello nazionale. Ma la ripresa è molto più flebile che in passato. Solo una iniezione di credito e un calo ulteriore dei prezzi daranno vita a una vera riscossa

“Solo attraverso una rinnovata iniezione di credito e un’ulteriore revisione dei prezzi” il mercato del mattone italiano potrà tornare a crescere. E’ la conclusione alla quale è giunta l’analisi dell’istituto di ricerca Nomisma, nurse che ha pubblicato l’Osservatorio sul Mercato Immobiliare di novembre 2014, medical in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Secondo la ricerca, il ciclo del mercato immobiliare ha toccato il suo fondo: il 2014 “dovrebbe rappresentare l’anno dell’inversione, con una ripresa delle quantità scambiate, anche se più contenuta delle aspettative”. L’anno dovrebbe chiudersi con un incremento degli scambi di abitazioni del 3,7% a livello nazionale, che è però un dato ben lontano dagli scatti registrati nelle precedenti “inversioni cicliche”: 17% nel 1985 e 9% nel 1997.
L’analisi di Nomisma mette in luce come sia crescita, dal 2008 ad oggi, la quota di metri quadrati di abitazioni acquistabili con un’annualità di reddito: quest’anno si è arrivati a un picco di 6 metri quadrati, in scia al calo dei prezzi e ad una riduzione meno sensibile del potere di acquisto delle famiglie. “Nonostante tali dinamiche, la ripresa del mercato continua ad essere ostacolata dall’incertezza delle condizioni economiche e lavorative delle famiglie, a cui si accompagna il razionamento ancora in atto della componente creditizia”.
Va da sé che i tempi per vendere o locare restano “straordinariamente alti e stazionari” per il terzo semestre consecutivo e analogo discorso vale per il divario tra prezzo offerto ed effettivo (sconto praticato).
Che la ripresa sia di là da venire, sul versante del credito bancario, emerge anche dall’analisi attenta della dinamica dei mutui. “La riprova viene dall’incremento delle erogazioni di mutui registrate nel corso del 2014 che, oltre ad essere inferiore alle attese, è da ascrivere – per Nomisma – all’effetto dell’impennata della componente di surroga e sostituzione scaturita dalla progressiva compressione dei tassi di mercato”. Rispetto ai valori immobiliari, Nomisma rileva che la flessione per l’insieme delle tipologie analizzate – ammontante in media al 19,6% in termini nominali e al 26,2% se si tiene conto dell’evoluzione dell’indice generale dei prezzi nel periodo – “non risulta di per sé sufficiente a garantire l’accesso alla proprietà di una quota consistente della domanda”.
In ogni caso, “a fronte di un mercato ingessato su livelli di attività ancora ‘inusitatamente bassi’, il 2014 – per Nomisma – vede nella timida ripresa delle compravendite un primo non trascurabile segnale di cambiamento”.

La Repubblica