Sotto accusa l’intervista rilasciata da Giuseppe Caprotti. Titolo: «Tutto su mio padre». I figli Giuseppe e Violetta avevano già denunciato il padre Bernardo per stalking
Andrà in scena al Tribunale di Milano, un altro capitolo della «saga» che vede come protagonista la famiglia di Bernardo Caprotti, il patron di Esselunga. La nuova «puntata» non riguarda, però, il controllo delle azioni della nota catena di supermercati, ma una intervista rilasciata a un periodico dal primogenito dell’imprenditore Caprotti, Giuseppe, intervista che lo stesso Giuseppe ha poi linkato nel suo blog e nella quale avrebbe diffamato il padre Bernardo.
Diffamazione a mezzo internet
Giuseppe Caprotti è così stato rinviato a giudizio con citazione diretta dal pm milanese Luca Gaglio. L’accusa è di diffamazione a mezzo internet nei confronti del genitore. Il processo si aprirà il prossimo 8 giugno davanti alla quarta sezione penale. Secondo il capo di imputazione il figlio del patron del colosso della grande distribuzione, nel giugno del 2013, ha riportato sul proprio blog un’intervista da lui rilasciata qualche mese prima a un settimanale intitolata: «Tutto su mio padre». Nell’articolo – per il giornalista non si è proceduto in quanto non è stato querelato – l’erede Caprotti aveva raccontato, attribuendoli a Bernardo, due episodi ora giudicati non veri e «altamente lesivi della sua dignità personale». In particolare, si legge sempre nel capo di imputazione, «affermava che il padre, dopo la sua assunzione in Esselunga, lo aveva fatto sottoporre a una perizia psichiatrica» e che «in occasione di un dissidio tra i suoi fratelli Guido e Claudio e la madre Marianne, “iniziò” a spingere» sua nonna «per le spalle e la buttò letteralmente fuori casa, nonostante lei cercasse di resistere. Il clima diventò pesantissimo e lei fu costretta a trasferirsi da alcuni conoscenti».
Denuncia per stalking
Oltre a questo episodio, il pm Gaglio ha chiesto l’archiviazione di un procedimento aperto in seguito alle denunce presentate dai figli Giuseppe e Violetta e nel quale Bernardo Caprotti e uno dei responsabili della sicurezza di Esselunga sono indagati, come atto dovuto, per stalking. Vicenda non ancora chiusa e che verrà discussa il prossimo 4 febbraio davanti al gip Laura Marchiondelli, in quanto Violetta ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione.
Corriere della Sera