La nuova Commissione avrebbe deciso di avallare l’operazione, sales superando le questioni che impongono alle compagnie europee di avere controllo (azionario e di fatto) nel Vecchio continente. “Con gli emiri possibile il rilancio, bene in tempi di crisi”
L’operazione Alitalia-Etihad rispetta le regole europee in materia di controllo dell’azienda. E’ l’orientamento della nuova Commissione europea, che punta a chiudere la questione entro il 2014. Lo riferisce una fonte dell’Esecutivo Ue, secondo quanto riporta l’Agi. “Al momento siamo orientati verso un giudizio favorevole all’operazione Alitalia-Etihad sotto il profilo del controllo della compagnia”, indica una fonte della Commissione. “Il caso dovrebbe essere chiuso entro la fine dell’anno”, aggiunge la fonte.
Le regole Ue prevedono che le compagnie aeree continentali siano controllate in maggioranza da azionisti europei. Questa maggioranza deve esplicitarsi sia nell’azionariato sia in maniera fattuale, in termini cioè di reale controllo della compagnia. Etihad ha acquisito il 49% di Alitalia e dunque dal punto di vista numerico è in linea con le regole Ue, ma resta da capire se il controllo reale dell’azienda non sia passato da Roma ad Abu Dhabi. Il dubbio sembra a questo punto invece essere risolto.
Pesa forse anche il cambio di commissario che si occupa del dossier. Fino a novembre è stato il “falco” estone Siim Kallas. Nella nuova Commissione è responsabile del dossier l’ex imprenditrice slovena Violeta Bulc. Allo stesso tempo, è dato per scontato, dopo alcune concessioni offerte da Alitalia, il via libera Ue la settimana prossima alla fusione con Etihad sotto il profilo della concorrenza, visto che il nuovo operatore non pone problemi sostanziali in materia di antitrust.
Sulla questione del controllo dell’azienda, da tutti gli osservatori ritenuto il più spinoso, il ragionamento di Bruxelles è ora il seguente. “La priorità è mantenere in Europa gli hub del traffico passeggeri dei voli intercontinentali”, e tuttavia, essendo Alitalia un operatore “meno strategico” sul traffico intercontinentale, la Commissione è pronta a chiudere un occhio sulla vendita agli arabi, tenendo anche in considerazione il fatto che l’operazione “possa essere una vera opportunità di rilancio per una compagnia da tempo in crisi”, spiega la fonte.
E’ ovvio però che Bruxelles vigilerà sulle mosse della nuova compagnia, per evitare che il traffico tra America e Asia, che passa al momento per l’Europa, venga deviato sul Medio Oriente. Archiviate dunque, come probabile, le questioni di controllo e antitrust, l’unico ostacolo europeo sulla strada della nuova Alitalia resta il giudizio sulla partecipazione di Poste Italiane alla ricapitalizzazione dell’azienda, che potrebbe essere considerato aiuto di Stato, ma sul punto al momento la Commissione non lascia trapelare indiscrezioni.
La Repubblica