LE ITALIANE COINVOLTE. Gli istituti italiani oggetto della valutazione sono 15: Carige, Mps, Credito Valtellinese, Bper, Bpm, Popolare Sondrio, Popolare Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit, Ubi, Veneto Banca.
L’ESAME. La valutazione complessiva della Bce (Comprehensive Assessment, si indicano qui anche i termini in inglese più ricorrenti) viene realizzata su due fronti. Da un lato viene effettuata, con la partecipazione delle autorità nazionali competenti e l’ausilio di consulenti indipendenti, una revisione approfondita della qualità degli attivi delle banche (Asset Quality Review, in breve Aqr). Dall’altro viene effettuato uno stress test che valuta la tenuta dei bilanci agli shock economico-finanziari in uno scenario di base e in uno particolarmente avverso nel periodo 2014-2016.
L’ESITO. Il risultato delle simulazioni viene espresso con un indicatore o ‘ratio’ patrimoniale, il Common Equity Tier 1 ratio (Cet1 ratio), espresso in pratica dal capitale ordinario versato, inclusi utili portati a nuovo e riserve, rispetto alle attività ponderate per il rischio. L’esame tiene conto dei rischi rappresentati da credito, mercato, Paese, cartolarizzazione, tassi di interesse. In vista della valutazione l’Autorità Bancaria Europea (Eba) ha anche dato definizioni omogenee di quali vadano considerati crediti non performanti (non performing loan), che nel nuovo assetto diventano così uguali per le varie banche dell’area euro.
QUALI SOGLIE DETERMINANO LA ‘PROMOZIONE’. La Bce chiede che nell’Aqr il Cet1 risulti superiore o uguale all’8%. Per gli stress test deve essere superiore o uguale all’8% nello scenario di base e al 5,5% in quello estremo. Risultati inferiori determinano un ammanco o un’esigenza di capitale (capital shortfall). Il risultato sarà espresso dalla Bce sia in punti base mancanti rispetto alla percentuale minima richiesta e sia in milioni di euro. Entro 15 giorni poi le banche con esigenze di capitale dovranno presentare dettagliati piani di rafforzamento patrimoniale.
QUALI BILANCI, QUALI STRESS. Gli esami sono stati condotti sui bilanci del 2013 e potrebbero esserci degli scarti rispetto a quanto fatto nel frattempo dalle banche. Il responso Bce metterà comunque in evidenza anche i risultati a valle di eventuali rafforzamenti patrimoniali realizzati al settembre 2014. Non saranno invece incluse altre iniziative che comunque incidono sul patrimonio (ad esempio le dismissioni). Le ipotesi di stress variano da paese a paese e sono state decise mesi fa in un contesto già molto diverso. Su tutti, per l’Italia lo scenario base considera ad esempio un rialzo del rendimento dei Btp al 2015 del 4,1% e al 5,6% nello shock peggiore. Il Pil 2015 è visto all’1,2% (ben lontano dalle previsioni più recenti), mentre nello scenario peggiore è in calo dell’1,6%. La disoccupazione nel quadro estremo va al 13,7% nel 2015
Ansa