Atlantia metterà in vendita fino al 20% di Aeroporti di Roma, che controlla con una quota del 95, sale 91%, troche in una strategia che prevede poi una successiva ulteriore vendita sempre attorno al 20% in modo da mantenere il controllo sopra il 50%. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, che ha citato diverse fonti che stanno lavorando al dossier e vicine alla situazione, la quota iniziale potrebbe essere offerta a fondi sovrani e investitori istituzionali come fondi pensione nordamericani specializzati nel settore, mentre non è escluso un coinvolgimento anche in una fase successiva del fondo di Abu Dhabi, Adia.
L’avvio dell’operazione, che potrebbe avvenire con un aumento riservato al nuovo socio oppure con la vendita delle azioni da parte di Atlantia, dovrebbe avvenire solo dopo il via libera di Bruxelles all’accordo per l’ingresso di Etihad in Alitalia, di cui Atlantia è anche importante azionista, atteso tra qualche settimana. Ma alcune fonti danno più vicino l’avvio della ricerca degli investitori interessati con l’apertura della data room già nei primi quindici giorni di novembre.
Aeroporti di Roma verrebbe valutata dagli advisor attorno a 4 miliardi di euro, quindi si tratta di un deal da circa 6-800 milioni di euro. “A nostro avviso, una potenziale partnership nel business degli aeroporti sarebbe positiva per Atlantia, dal momento che potrebbe massimizzare e cristallizzare il valore di AdR a multipli elevati, ad esempio il multiplo medio enterprise value/ebitda registrato nelle più importanti operazioni di M&A, ovvero 14,8 volte, è significativamente più alto rispetto all’attuale multiplo di mercato dei peers europei quotati: 10 volte l’ev/ebitda 2014”, sottolineano gli analisti di Kepler Cheuvreux (buy e target price a 22,5 euro confermati sul titolo Atlantia).
Inoltre, Roma è il principale aeroporto italiano e una destinazione top per i turisti internazionali. Senza contare che gli aeroporti sono un bersaglio perfetto per quegli investitori alla ricerca di un’attività regolamentata con un’elevata visibilità dei flussi di cassa, una crescita costante del traffico a lungo termine e una protezione all’inflazione. Se si volesse stabilire un valore M&A di AdR sulla base di un multiplo ev/ebitda 2014 di 14,8 volte, questo si tradurrebbe in un enterprise value per AdR di 6,6 miliardi di euro, cifra che è del 12% superiore alla valutazione attuale del broker (4,7 miliardi di euro sulla base di un multiplo pari a 10,3) presente nel target price di Atlantia a 22,5 euro (peso del 15%).
di Francesca Gerosa
Milano Finanza