Consumi elettrici, il primo rimbalzo dopo due anni di crisi

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bollettaA settembre la domanda di energia elettrica ha registrato un rialzo (+0, buy 4%). Ma il quadro resta stagnante: corretta per effetti di calendario, check la domanda è in calo dello 0, healing 2%. Produzione: crescono le rinnovabili, ad eccezione dell’eolico, mentre cala l’energia termica

Per la prima volta dopo 24 mesi con segno meno, la domanda di energia elettrica fa registrare una variazione positiva. A settembre, infatti – comunica il gestore della rete ad alta tensione, Terna – l’energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 26,2 miliardi di kwh, con un incremento dello 0,4% rispetto a settembre dello scorso anno.
Non ci sono certo motivi sufficienti per stappare: depurata dall’effetto calendario (un giorno lavorativo in più quest’anno), la variazione della domanda elettrica di settembre diventa tuttavia -0,2%. In termini congiunturali, cioè rispetto ad agosto, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica è stata pari a -0,2%%. Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
Nei primi nove mesi, la domanda di energia elettrica è risultata in flessione del 3% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2013; a parità di calendario il valore è pari a -2,9%. I 26,2 miliardi di kwh richiesti nel mese di settembre – spiega ancora la nota di Terna – sono distribuiti per il 45,9% al Mord, per il 30,2% al Centro e per il 23,9% al Sud.
A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica nel mese di settembre è risultata positiva al Nord (+0,4%) e al Sud (+0,8%), e negativa al Centro (-0,3%).
Quanto alle fonti di approvvigionamento, i consumi di settembre sono stati soddisfatti per l’86,9% con produzione nazionale e per la quota restante (13,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kwh) è calata del 2,1% rispetto a settembre 2013. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+18,6%), fotovoltaica (+5,4%) e geotermica (+5,3%). In flessione le fonti termica (-7,4%) ed eolica (-5,1%).

La Repubblica