Bce: “Perso slancio, Italia e Germania al palo”

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bceIl bollettino mensile sottolinea che la fiducia economica segnato il passo soprattutto tra italiani e tedeschi. Il board è pronto a nuove misure straordinarie per combattere la deflazione, treatment ai governi la richiesta di riforme

La crescita nell’Eurozona ha “perso slancio” questa estate, order come si evince da indicatori sulla fiducia come l’Economic Sentiment Indicator della Commissione Europea, che tra maggio a settembre 2014 ha registrato le flessioni maggiori in Italia e Germania. E’ quanto si legge nel bollettino mensile della Bce. “Dopo quattro trimestri di moderata espansione, il Pil reale dell’area dell’euro è rimasto invariato nel secondo trimestre del 2014”, sottolinea il bollettino, “benché tale andamento sia in parte riconducibile a fattori transitori, sembra essersi altresì verificata una certa perdita di slancio della crescita dall’inizio dell’estate”.
Sulla Germania, però, la Bce rassicura: il mercato del lavoro tedesco si è ripreso con relativa facilità dagli effetti della recessione grazie ai “continui progressi verso una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, conseguenza di ampie riforme varate prima della crisi”. In generale, la richiesta ai governi ricalca il ritornello ormai famoso della necessità delle riforme: nel bollettino si specifica che nell’Eurozona ci sono “alcuni paesi” che “devono chiaramente imprimere slancio al processo legislativo e attuativo delle riforme strutturali, per quel che riguarda i mercati dei beni e servizi e del lavoro nonchè gli interventi volti a migluiorare il contesto in cui operano le imprese”.
L’Eurotower conferma che “l’attuazione determinata delle nuove misure sosterrà il saldo ancoraggio delle aspettative di inflazione a medio-lungo termine, in linea con l’obiettivo del consiglio direttivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento”. Secondo la Bce, “via via che tutte le misure si trasmettono all’economia, contribuiranno a riportare i tassi di inflazione più vicino all’obiettivo del consiglio direttivo”. Tuttavia, i banchieri centrali confermano per l’ennesima volta che “qualora si rendesse ancora necessario far fronte a rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato, il consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a ricorrere a ulteriori strumenti non convenzionali nel quadro del proprio mandato”.
Tornando alla ripresa economica, per l’Eurotower restano “rischi al ribasso” per il 2014. Per il prossimo, secondo la Bce, “continuano a sussistere le prospettive per una moderata ripresa” anche se alla domanda interna, sostenuta dai tassi bassi, dai miglioramenti delle condizioni finanziarie, dai progressi nel risanamento dei conti pubblici e dalle riforme strutturali (e dal calo dei prezzi dell’energia che sostiene il reddito disponibile reale), si contrappongono i problemi “della disoccupazione elevata e la cospicua capacità produttiva inutilizzata”.

La Repubblica