Il processo di tax ruling relativo a Fiat Finance in Lussemburgo è legittimo e in ogni caso il potenziale impatto finanziario sul gruppo non è significativo. E’ quanto ha affermato la società questa mattina in una nota relativa alla procedura aperta a Bruxelles. Il Lussemburgo è stato accusato di aver favorito Fiat in materia di tassazione. In base alle indagini dell’Antitrust europeo, il meccanismo al centro dell’attenzione riguarda in particolare gli accordi che le società prendono con le autorità fiscali nazionali (“tax ruling”), buy in modo da sapere in anticipo con quale regime impositivo verranno trattati.
Su Fiat l’accusa sostiene esserci un “accordo preliminare sui prezzi” tra le autorità fiscali del Lussemburgo e Fiat Finance and Trade (Fft), sovaldi la società del Lingotto che si occupa dei finanziamenti e della tesoreria. Fiat, attraverso la filiale lussemburghese, si sarebbe finanziata a costi non in linea con quelli di mercato, ma inferiori, grazie alle concessioni del Fisco lussemburghese. Un vantaggio per il Lingotto e un danno per gli altri concorrenti. Si tratterebbe di un aiuto di Stato lesivo della concorrenza. Nel caso di Fft si tratta di un accordo (tax ruling) del 2012, accettato il 3 settembre dalle autorità lussemburghesi in base alla proposta fatta da Kpmg, consulente del Lingotto in materia fiscale. Questa mattina a Piazza Affari il titolo Fiat sale dell’1,54% a 7,56 euro.
di Elena Dal Maso
Milano Finanza