Terna, l’acquisto della rete delle FS può precludere altro shopping

Share

ternaLe Ferrovie dello Stato e Terna starebbero per riaprire il dossier per il passaggio al gestore elettrico delle linee ad alta e media tensione attualmente in mano alle Ferrovie (9200 km in alta tensione e 5000 km in media tensione, search rispetto ai 63.000 km già posseduti). Terna sarebbe il naturale candidato all’acquisto della rete avendo l’obbligo per legge di riunire tutte le reti ad alta tensione. Già a inizio anno si era parlato di una possibile acquisizione (anche allora il valore indicato era di circa un miliardo di euro).
L’operazione potrebbe nelle prossime settimane subire un’accelerazione data la volontà delle FS di dismettere le attività non strategiche prima della quotazione e potrebbe chiudersi entro fine anno. Il valore dell’asset potrebbe avvicinarsi a un miliardo di euro, recipe ma prima di arrivare a una cifra definitiva andrà definita la RAB (Regulatory Asset Base) da parte dell’autorità.
“Se il valore di acquisto fosse in linea con il valore della RAB, le reti potrebbero essere gestite con quelle già esistenti, con economie di scala”, sottolineano gli analisti di Kepler Cheuvreux (rating hold e target price a 4 euro confermati sul titolo Terna). “Il rapporto debito netto/ebitda 2015 di Terna stimato a 4,8 volte e il debito netto/RAB al 54% raggiungerebbero 5,1 volte e il 61% dopo l’acquisizione e, secondo la nostra valutazione, è un livello sostenibile. Pertanto, riteniamo che l’acquisizione possa creare valore ma, data la struttura finanziaria di Terna, si chiuderà la porta per altre potenziali acquisizioni come, ad esempio, le reti di trasmissione greche”.
L’operazione avrebbe dunque senso dal punto di vista industriale anche se sarebbero da valutare i multipli una volta fissato il valore della RAB da parte dell’Autorità. “Nel caso in cui Terna dovesse anche procedere con l’acquisizione del gestore greco della rete di trasmissione, Admie, difficilmente l’operazione con FS potrebbe essere finanziata a leva. La nostra raccomandazione sul titolo Terna resta neutral”, osserva anche un analista di una sim milanese.
Con Terna che ha attualmente un leverage (debito/RAB) del 54% che salirebbe al 58% con l’acquisizione della rete FS anche gli analisti di Equita ritengono sarebbe più difficile poi acquisire la rete greca: con un leverage oltre il 60% aumenterebbe, infatti, il rischio sul rating.
“Riteniamo che Terna abbia un buon potere negoziale in questa operazione, essendo unico acquirente, comunque i dettagli: premio sulla RAB e remunerazione della rete FS sarebbero molto importanti”, aggiungono a Equita. “Il titolo tratta a premio del 25% sulla RAB e ha uno yield del 5,1%. Ribadiamo quindi il rating hold e il target proce a 3,85 euro sul titolo” che stamani in borsa flette dello 0,30% a 3,936 euro.

di Francesca Gerosa

Milano Finanza